Bellezza vs Intelligenza...

BETA PUBBLICA

Nota: puoi modificare la dimensione del carattere, il tipo di carattere e attivare la modalità oscura facendo clic sulla scheda dell'icona "A" nella finestra delle informazioni sulla storia.

Puoi tornare temporaneamente a un'esperienza Literotica® classica durante i nostri beta test pubblici in corso. Si prega di considerare di lasciare un feedback sui problemi riscontrati o suggerire miglioramenti.

Clicca qui

L'affiatamento con Greta e la comune passione, rafforzata dai loro gusti molto affini, permettono loro di raggiungere ottimi risultati nelle ricerche, ben oltre le previsioni del Membro 137.

Spesso si ritrovano nel dopo cena a giocare insieme con cavie femmine, torturarle , violentarle, anche solo umiliarle.

Altre sere, però, si ritrovano ad ammirare con nostalgia le foto della loro amata Tania G.

Un supplizio a cui non riescono a porre termine, nonostante gli innumerevoli svaghi offerti dalla situazione.

Si avvicina il Natale dell'anno 2014, quando il Membro 137, il giorno della vigilia, li convoca entrambi per una riunione.

"Accomodatevi, miei cari. Voi non avete nemmeno idea di quanto abbiamo progredito, grazie soprattutto a voi, negli ultimi mesi. Soprattutto sui nuovi nati non-human e sulla possibilità di comandarli telepaticamente tramite altri non-human. Era un qualcosa che nessuno aveva neanche provato ad immaginare. Per non parlare delle strutture ammodernate grazie al genio del nostro Alex"

Alex e Greta si guardano, un po' rossi in volto, ma consapevoli del fatto che i complimenti sono meritati.

"C'è qualcosa, però, che vi rende un po' tristi, tutti lo sanno, anche se voi non ne parlate mai"

I due non sanno come rispondere alla donna.

"Ecco, normalmente non scendo in campo personalmente per questo genere di cose, ma ho fatto un'eccezione nel vostro caso, visto che siete arrivati insieme e che tanto avete dato alla congrega"

Si guardano un po' stupiti, chiedendosi il senso delle parole della donna.

"Beh...se devo essere sincera non so se sarei riuscita a farlo, se gli eventi non mi avessero aiutato...tra l'altro, è curioso il fatto che domani sia Natale; beh non riesco ad aspettare domani per stupirvi..."

"Fare cosa, Membro 137?"

Interrompe Greta...

Natale 2014 -- il Natale più bello

Tania G. alias Grey Phantom, si risveglia coricata sul pavimento di una strana cella, quasi futuristica; le sembra di essere in un film di fantascienza, le pareti bianche, la luce debole, un vetro attraverso il quale non si vede nulla.

Si alza un po' stordita. Nel momento in cui si accorge di avere il suo costume grigio ma non più la maschera si ricorda tutto: l'uscita notturna, la lotta, lei vittoriosa, il dardo...e poi ancora la polizia, gli strani uomini che fanno irruzione, poi il nulla.

Dove si trova? È in trappola, in una cella, ma dove?

Non sapendo che fare inizia da dare calci e spallate contro il vetro, ma senza effetto, se non quello di farsi male ad una spalla; e dire che, grazie alla sua forza, aveva sfondato in questo modo parecchie porte, anche non sottili.

Una luce dall'altra parte del vetro.

Entrano una decina di uomini con tute azzurre, gli stessi che aveva in precedenza. Sono tutti armati, due portano un carrello con degli strani aggeggi, Tania riesce solo a riconoscere delle strane cinghie che apparentemente servono ad immobilizzare.

Per ultima una donna...un momento, la riconosce, è la stessa della stazione di polizia ai tempi di Greta, e la stessa che le aveva fatto la fatidica domanda "sei tu grey Phantom?".

"Che sta succedendo qui? Dov'è la polizia? Chi è lei, cosa vuole da me? Io non ho ucciso nessuno, non neanche mai rubato, ciò è illegale..."

"Ma quante parole, mia cara Tania, o Grey Phantom che dir si voglia. Senti un po', ti dirò tutto più tardi e con molta calma...eh eh non mi crederai, ma abbiamo tanto di quel tempo a disposizione..."

"Tempo? Io non ho tempo per nessuno, ora voglio fare una telefonata, ne ho diritto..."

"Shh, vedi, mia cara ginnasta/eroina, la prima cosa da capire è che da ora in avanti tu non avrai più nessun diritto, che ti piaccia oppure no. Ora, per cortesia, incomincia a toglierti quello stupido costume..."

"Ascoltami bene tu, razza di puttana, non so chi tu sia, ma io sono molto conosciuta, mi cercheranno, non prendo ordini da nessuno..."

"Eeeeh, lo sapevo che sarebbe finita così, signori, attivate il "riscaldamento"..."

Un uomo in tuta azzurra aziona un interruttore.

Le luci si spengono, Tania non riesce a vedere più nulla al di fuori del vetro, mentre la prigioniera è ben visibile dall'esterno.

Nel giro di pochi secondo l'aria si fa pesante, più calda, irrespirabile.

Tania incomincia chiedersi come sia possibile che ciò stia accadendo, dove accidenti si trovi. Il calore si fa insopportabile, l'umidità è altissima.

Tania è fisicamente molto preparata, ma incomincia, dopo pochi minuti, ad avere problemi di respirazione. Ma non vuole dare soddisfazione alla donna.

Improvvisamente la cella viene divisa in due parti da sbarre di metallo.

La zona in cui si trova lei rimane uguale; nell'altra zone Tania vede una specie di ugello uscire dal soffitto. Ad un certo punto dall'ugello inizia ad uscire dell'acqua.

Tania incomincia a capire.

Con tutte le sue forze cerca di piegare le sbarre di passare in qualche modo, ma oltre ad essere stordita per il narcotico è anche spossata dall'improvviso calore.

"Vedi, mia cara amica ginnica, dovresti aver capito, ormai, che se vuoi raggiungere l'altra parte, ti devi togliere quello stupido costume, vedi alle sbarre il costume non piace. Ah, sappi che possiamo spararti un dardo tranquillizzante in ogni momento e fare come crediamo, se dimostri di essere stupidamente cocciuta. Eh dai, ora la temperatura è oltre i 40 gradi, l'acqua è bella fresca, non vuoi un po' di refrigerio?"

L'istinto di sopravvivenza di Tania ha la meglio sull'orgoglio.

Non senza qualche difficoltà, data l'umidità, la stanchezza ed il sudore, riesce a denudarsi completamente e a gettare lo "stupido costume" per terra.

Nulla accade.

"Hey, mi sono spogliata, che altro volete che faccia, maledetti!" urla Tania con una punta di frustrazione nella sua voce.

Dopo un po' di sadica attesa la donna replica.

"Metti lo stupido costume in questa fessura"

Un contenitore fuoriesce da sotto il vetro. Tania vi mette il costume.

Il membro 137 annusa il sudore della cavia dal costume.

In tutta risposta un uomo aziona un interruttore, le sbarre si alzano, Tania si precipita nella doccia e lascia scivolare l'acqua su tutto il corpo, incurante degli sguardi indiscreti dei suoi aguzzini.

Le luci si riaccendono.

La donna applaude.

"Brava, vedi che non sei così idiota come l'apparenza può dare a pensare?"

La donna inizia a vedere la sua preda sotto una luce diversa; pensa fra sé.

"accidenti, che fisico. Ora capisco l'ossessione di Alex e Greta per quella donna. Non penso di aver mai visto una cavia così ben fatta tra tutte le atlete su cui ho fatto esperimenti in più di 20 anni; anche se mi piacciono gli uomini una donna così può far diventare lesbica chiunque. Quasi quasi...potrei farla immobilizzare subito, ma vediamo come se la cava in combattimento; sono anni che non lo faccio, le farò credere di poter fuggire...i non-human non si lamentano se alcuni loro compagni vengono feriti"

"Ora, mia bella Tania, entreranno i miei uomini e ti immobilizzeranno, io nel frattempo ho altro da fare, mi raccomando, comportati bene se non vuoi essere...punita; signori, è tutta vostra, LASCIO LE CHIAVI DELL'EDIFICIO NELLE MANI DEL COMANDANTE, portatemela in ufficio bella legata tra 15 minuti".

Il Membro 137 chiama altri 10 non-human, armati solo di manganelli, catene e manette, uno con una tuta rossa, diversa dalle altre.

Tania è nuda, bagnata e spossata dal calore, ma la sua abitudine a combattere le ha insegnato a valutare ogni situazione.

Ne conta 10, di cui quello rosso deve per forza essere il comandante. Non sembrano armati. E da quel che ha capito loro la vogliono viva. È un grande vantaggio per una come lei. Data la situazione assurda decide di are almeno un disperato tentativo.

In due si avvicinano alle sue spalle con manette e legacci, altri due di fronte a lei; gli altri stano in attesa con manganelli pronti ad intervenire.

Nel momento in cui le prendono le braccia da dietro li prende con forza e li scaraventa contro i due di fronte, mettendoli a terra; i due da lei afferrati vengo neutralizzati facendo sbattere le due teste con violenza.

Ora altri 5 armati si avvicinano da tutti i lati contemporaneamente. Con un balzo istintivo potente e veloce si getta su uno, lo disarma e guadagna un manganello. Gli altri si gettano su di lei e in due riescono a colpirle violentemente le ginocchia, facendola cadere. Gli altri due ne approfittano e la colpiscono di nuovo sull'addome, ma lei, quasi come se non avesse sentito i colpi li aggira con una capriola.

Il Membro 137 osserva la scena da una telecamera sconcertata. Ne aveva mandati 10, non-human allenati al combattimento, armati di manganelli. Lei li stava combattendo con una facilità impressionante. I suoi balzi e calci avevano dell'assurdo. Erano rimasti in tre. Tania aveva lasciato il manganello, le sue braccia erano ancora più letali. Con le sua gambe di marmo stringeva un malcapitato fino a farlo svenire, mentre con le altre due mani teneva a terra i restanti. Si dirige dall'unico sopravvissuto, il "comandante".

Da ciò che aveva potuto vedere probabilmente meno della metà erano ancora vivi. Un'arma letale, una combattente feroce.

Il poveretto le consegna tremante le chiavi, dopodiché lei lo stende con un pugno come se fosse fatto di carta.

"Eccezionale. Fate entrare tutti gli altri 20..."

Il Membro 137 abbandona il monitor per recarsi di sotto.

I restanti non-human oltre ad essere 20, hanno una rete che facilita loro il lavoro.

Dopo averla imbrigliata nella rete come un animale, riescono ad ammanettarla dietro la schiena e alle caviglie e a metterle una specie di collare

Via la rete.

"Tiratela su"

Tania è in piedi di fronte al Membro 137, alta una ventina di cm più di lei.

Da vicino riesce ad apprezzare il suo corpo , ancora ansimante per il feroce combattimento ancora sostenuto.

Un non-human la tiene al guinzaglio, altri 2 le braccia, già comunque ammanettate, due catene alle caviglie, già legate tra di loro.

Nuda e bagnata.

Quello che impressiona è la femminilità prorompente, la bellezza unita alla forza, un esemplare più unico che raro.

Quel seno palpitante era così invitante.

"Lo sai, cara, sono decisamente etero, vado matta per gli uomini. Ma tu...ecco tu hai qualcosa di unico, ma guarda, addominali scolpiti...che braccia e che spalle...e le tue gambe, lasciati toccare...sei sudata...e calda"

L'atleta dai capelli scuri ritorna con la mente a quando era legata e torturata da Greta.

Ora era in una situazione ben peggiore, solo per il fatto che non vedeva via d'uscita.

Legata. Nuda. Gli occhi di quella donna su di lei.

Il cuore inizia a batterle forte in petto quando la donna inizia ad accarezzarle il seno, l'addome, le natiche.

In un ultimo disperato sforzo riesce a trovare la forza di calciare con entrambi i piedi legati al volto della donna, ora a terra col labbro sanguinante.

"Accidenti alla mia stupidità...mai avvicinare di persona una cavia. Mettetela sul lettino, usate cinghie doppie!"

I non-human, nonostante la superiorità numerica, le manette, le cinghie e le catene già vincolate a Tania, faticano parecchio prima di legarla completamente al lettino, bendarla e imbavagliarla con un divaricatore.

"Ora è sicura, Signora"

"Bena. Allontanatevi"

Si avvicina al lettino con la belva legata come un salame.

La quantità di cinghie un po' limita la percentuale di pelle nuda da ammirare, ma è in ogni caso un bello spettacolo, e poi in quel momento è meglio essere sicuri.

"Vedi, puttanella, nessuno mi ha mai dato un calcio. Ora io sono una donna corretta e non ti farò nulla, perché ti devo lasciare intatta per...due persone che conosci bene; sei un premio per loro, capisci? Ma sappi che mi sto trattenendo. Verrà il momento, a freddo, in cui te la farò pagare. Come ti ho già detto, il tempo non manca assolutamente"

Detto ciò le prende il capezzolo destro e lo strizza con forza.

Tania si dimena più per l'umiliazione che per il dolore.

"Mi piace il rumore di un corpo nudo tra le cinghie. Portatela nell'ufficio. Legatela al carrello di "portata", la sistemerò di persona".

Tania non vede nulla, sente solo che la stanno portando altrove.

Una porta si chiude. Mani esperte di più persone le applicano velocemente nuove cinghie prima di rimuovere quelle vecchie. Con esperienza e pazienza maniacale viene immobilizzata ad x in piedi.

Acqua fredda su tutto il corpo.

Sapone.

Le mani di più persone, ma sono sbrigative, non avverte desiderio. Si sente un oggetto.

Viene sciacquata.

Con la stessa procedure viene ora immobilizzata ad un carrello, sempre a x, supina.

Viene allungata fino a non avere possibilità di movimento.

Come se non bastasse le vengono applicate cinghie sopra e sotto le ginocchia, alle cosce sia a metà che vicino all'inguine, in vita, sull'addome, sopra e sotto il seno, al collo, sopra e sotto i gomiti. In bocca un altro divaricatore con una canna che va in su, l'unico spiraglio da cui può respirare, visto che il naso viene chiuso con delle mollette. Sugli occhi una flangia che, oltre a non farle vedere nulla, non le permette di muovere la testa di un centimetro.

È inesorabilmente immobile.

Se avessero voluto ucciderla l'avrebbero fatto. Che le succederà? Quali due persone?

I suoi pensieri vengono interrotti dalla sensazione di una specie di schiuma che viene spruzzata sul suo corpo.

Un interruttore viene azionato e sente la temperatura diminuire.

Eravamo rimasti con Alex e Greta in ufficio.

"Fare cosa, Membro 137?"

La signora sorride e rivela un taglio sul labbro.

"Voi non li leggete i giornali, vero? Meglio così, sarà tutto più bello. Oh, il taglio che ho? Beh, non vi preoccupate, nulla di grave, colei che me lo ha procurato avrà tempo di pentirsene, visto quello che la aspetta qui. Ora vogliate accettare di essere miei ospiti a cena stasera. Mi sono permessa di inibire i sistemi telematici delle vostre stanze, così non potete seguire le notizie...ma solo per stasera"

"Accettiamo volentieri, Membro 137. A stasera"

Solitamente i Membro 137 mangia o da sola o con tutti gli altri, raramente cena con singoli individui.

Alex e Greta si recano presso la stanza del loro capo.

"Benvenuti, siete in anticipo. Vi capisco, sapete? Accomodatevi"

Tre sedie, in mezzo nulla.

"Ma...cosa...?"

"Camerieri, prego"

Fanno l'ingresso due non-human con un carrello.

Alex riconosce il carrello di portata: le vittime venivano immobilizzate completamente, del cibo veniva cosparso sul loro corpo per allietare le cene in modo inusuale. Questa volta il corpo era coperto completamente. Un frigorifero manteneva la temperatura bassa per conservare la panna. Un capolavoro, questa volta si erano dati da fare. Panna e meringa su tutto il corpo. Il seno abbondante era ricoperto di crema con delle ciliegine in corrispondenza dei capezzoli. Il volto ricoperto da un melone cavo e del prosciutto intorno. Sulla sommità un tubo per la respirazione. Una noce di cocco a metà nella zona inguinale, strategica. E poi panna. Panna e meringa.

La temperatura bassa causava brividi alla cavia, ma i movimenti erano pressoché impossibili per le innumerevoli cinghie che la contenevano.

Era completamente coperta, ma i due potevano già intuire che il fisico della donna era spettacolare: alta, affusolata, ma con una notevole massa muscolare, un seno tonico ed abbondante; e non avevano ancora visto il meglio.

Il cameriere porta del cioccolato fuso.

"Vogliate servirvi"

Greta versa il cioccolato bollente sull'addome. La vittima ha un sussulto, seguito da un "ngghhhhh!" soffocato.

I commensali iniziano a gustare la prelibatezza dall'addome.

"Carina questa portata, dovremmo farlo un po' più spesso"

Scherza Alex immergendo la forchetta d'argento nella meringa.

Dopo un paio di minuti l'addome è abbastanza scoperto. I commensali ne possono apprezzare la muscolatura, gli addominali scolpiti, ma pur sempre sinuosi e morbidi. La cavia è di carnagione scura, ma occidentale.

Alex si diverte a stuzzicarla con la punta della forchetta, causando piccoli impercettibili guizzi degli addominali.

Il Membro 137 disattiva il refrigerante.

"è ora di gustarcela, non trovate?"

Greta versa del cioccolato caldo sull'addome ora scoperto. La cavia emette un grido e si dimena ulteriormente. Nonostante le cinghie i suoi strattoni fanno cadere la ciliegina sul capezzolo destro, dalla parte di Greta.

"Ma guarda un po' sembra che la nostra amichetta si stia ribellando. Guarda, Alex, ha rovinato la decorazione"

Alex interviene.

"Beh, intanto diamo una registrata alle cinghie"

Tania, attraverso la coltre di cibo riesce ad avvertire le voci. Quelle voci familiari...no...non può essere. Deve essere un incubo...

"dov'è il pulsante, Greta? Ah eccolo, che stupido"

Sentire nominare quel nome è come un fendente al cuore per Tania che, presa dal panico, inizia a dimenarsi con tutta la forza di cui è capace.

L'altra ciliegina cade, parte della meringa attorno alle braccia cede, le cinghie sembrano allentarsi.

Alex aziona un pulsante.

Le cinghie si stringono fino a calmare nuovamente la cavia che, ora ha un respiro più pronunciato.

Gli sforzi ed il sudore hanno fatto sciogliere parte della decorazione, ora si intravedono spalle, ascelle, bicipiti, cosce, oltre all'addome già scoperto.

Ora i due riescono a vedere più particolari del corpo della vittima, ad apprezzare la definizione muscolare e la compattezza della carne. Non si ricordano di aver visto una cavia così.

"Mi è venuta voglia di panna"

Incalza Greta, e subito inizia a leccare avidamente il seno, seguita da Alex.

Più che mangiare l'ottima crema il loro scopo è scoprire il seno fantastico, abbondante, fermo, rotondo, perfettamente legato ai pettorali, che culmina in ampi, scuri e carnosi capezzoli.

Dopo aver slacciato le cinghi sopra e sotto il seno, osservano come le contrazioni dei pettorali fanno muovere il seno il modo vitale e ribelle.

Sudore inizia a formarsi sotto le ascelle.

I due avidamente passano le loro dita e la loro lingua.

"Voglio vederla mentre si dimena...mi è venuta un'idea"

Alex porta la mano sul tubo/respiratore e lo chiude.

Dopo un minuto la cavia inizia a dimenarsi come una furia. Greta, nel mentre, morde il capezzolo con cattiveria causando un balzo della cavia.

Alex apre.

Il torace inizia ad andare su e giù freneticamente, Alex ne approfitta per leccarlo avidamente.

Ripete il gioco 3 o 4 volte osservando che la panna è ormai quasi completamente sciolta.

Il Membro 137 li osserva compiaciuta; si chiede se sospettano già qualcosa. A questo punto partecipa anche lei mordicchiando l'interno coscia della cavia e osservando i suoi muscoli contrarsi. Non le era mai capitato di desiderare una donna...fino a quel momento.

Dopo 20 minuti di giochetti crudeli il corpo è completamente nudo, fatta eccezione per le cinghie. Ed il volto coperto.

Alex e Greta si fermano un attimo ad ammirarlo.

È incredibile la definizione, la sinuosità del tutto. Gambe che sembrano essere di marmo glutei alti.

"Devo dire che questa volta abbiamo raggiunto un limite. Non penso possa esistere un corpo più bello di questo. Chissà il volto. Solo una persona può eguagliare ciò, e tu sai a chi mi riferisco, Alex..."

I due si guardano.

L'ombra del dubbio percorre i loro volti.

Membro 137 capisce.

"Ragazzi, penso che vogliate godervi questo momento da soli, ma prima...ecco, il giornale di ieri. Vi consiglio di leggere il titolo in seconda pagina...poi potrete togliere quello stupido melone".

Si allontana ed esce dalla stanza.

I due stanno realizzando che forse...

Il cuore batte a mille.

Greta legge ad alta voce:

"CLAMOROSO: Grey Phantom si rivela essere la promessa dell'atletica mondiale Tania G., da tutti considerata quasi un'extraterrestre per le sue doti atletiche, non meno per la sua bellezza. Ma il giorno della cattura riesce in qualche modo a fuggire, forse con l'aiuto di complici. Fatto sta che ha ucciso 2 guardie ed è fuggita. Nessuno riesce a trovarla, non si è presentata all'allenamento. La polizia ha già dato l'allerta alle frontiere. Quello che è certo è che, se prima era un'eroina amata da tutti, dopo aver ucciso 2 agenti è colpevole di omicidio..."

1...345678