I Am Superior To You

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"Cazzo!" sibilò Monica mentre il capezzolo di Pam penetrava nella sua areola.

La donna bianca colpì velocemente, continuando a raschiare i suoi capezzoli nella carne di Monica. Per un secondo, la donna di colore aveva visto il suo capezzolo piegarsi leggermente. Monica grugnì ed indietreggiò, e quando la donna bianca fece un passo in avanti per seguirla, la donna di colore spinse inaspettatamente in avanti. Pam gemette mentre i capezzoli della rivale penetravano nella carne, scuotendo le tette pallide. Le braccia di Monica salirono fino alle spalle della giovane insegnante, prima di iniziare a roteare le spalle. Pamela gemette, cercando di allontanarsi, quando sentì i capezzoli della donna di colore penetrare più profondamente dentro di lei. Ma la bellezza d'ebano non era della stessa idea, e continuò a macinare il suo seno in avanti, seguendo la rivale, prima che la giovane riuscisse a scappare.

"Cosa c'è? Non volevi dimostrarmi di essere meglio di me?" chiese Monica quando la giovane le sfuggì dalle mani.

"E lo farò! Prima batterò i tuoi capezzoli, poi le tue grasse tette!" rispose urlando Pamela.

Monica grugnì divertita mentre faceva un passo in avanti, spingendo i suoi meloni verso quelli dell'avversaria. La bellezza bianca scivolò di lato, ed i capezzoli di cioccolato speronarono il lato della rivale. I quattro seni vennero scossi dall'impatto, facendo sorridere Monica.

Subito, Pamela fece scivolare indietro il suo seno e guardò soddisfatta quando il sorriso della donna di colore svanì mentre raschiava le areole dell'avversaria con i suoi capezzoli. Monica gemette a disagio quando la giovane donna pugnalò ancora una volta, spingendo in avanti i suoi capezzoli.

"Visto? Sono io... ahhhh!" gemette la giovane.

Mentre la donna bianca si preparò a spingere i suoi capezzoli contro quelli della rivale, la bellezza d'ebano sbatté le tette in avanti. Le loro tette si incontrarono perfettamente, ed i loro capezzoli si strofinarono intensamente prima di seppellirsi nelle areole dell'altra donna. Entrambe gemettero, ma Monica riuscì ad alzarle le braccia e rimetterle attorno alle spalle della donna, che imitò subito la rivale. La bellezza d'ebano iniziò subito a far scivolare i suoi seni sulle enormi sfere bianche, mentre i loro capezzoli continuavano a duellare.

"Basta che ti arrendi, e tutto sarà finito" sussurrò la donna di colore.

Mentre le loro tette si spostavano lentamente avanti ed indietro, le mani di Pamela si serrarono improvvisamente sulle spalle di Monica. La donna di colore rimase a bocca aperta, facendo un passo indietro, ma Pam riuscì a trattenerla, sfruttando anche lo spazio che si andò a creare tra i loro corpi. Non appena il movimento della donna più anziana si arrestò, Pamela spinse entrambi i suoi capezzoli nelle areole dell'avversaria. La carne nera si agitò leggermente mentre Monica guaiva, indebolendo la stretta sulla giovane che riuscì a liberarsi di nuovo.

"Brutta troia!" sibilò la donna nera mentre un secondo colpo la fece sussultare.

Monica riprovò ad intrappolare la giovane donna, cercando di afferrarle le spalle, ma la bellezza bianca scivolò via di lato, prima di tornare ed attaccare verso l'alto. Il capezzolo sinistro della ragazza si seppellì nel seno di Monica, mentre il capezzolo destro colpì direttamente la controparte scura. Entrambe trasalirono ma il gemito della donna di colore indicò che aveva ricevuto un duro colpo. Pam sorrideva, mentre spingeva di nuovo le sue meravigliose tette in avanti, pugnalando il seno destro della donna di colore.

"Cosa ne dici, troia?" sibilò la donna bianca, sorridendo.

"Ti distruggo" minacciò la rivale.

Pam grugnì e si spinse di nuovo avanti, allineando i suoi capezzoli rosa con quelli scuri di Monica. La donna di colore combatté, ma la lotta era dura per entrambe. Le due donne poterono sentire i loro muscoli delle gambe irrigidirsi, mentre continuavano a spingere in avanti ed indietro.

"Qual è il problema, negra?" sorrise la bellezza bianca "Pensavi di avere i capezzoli migliori?"

"No" rispose semplicemente Monica, sbattendo in avanti il seno. Entrambi i suoi capezzoli colpirono appena sotto quelli rivali, facendo gemere la giovane donna "Lo sono davvero!"

La sorpresa sul volto della donna bianca permise alla bellezza d'ebano di avvolgere la rivale all'altezza dei bicipiti, intrappolando le braccia della bellezza bianca, mentre speronava i capezzoli di cioccolato nella carne della donna.

"Non puoi competere con me!" disse Monica, spingendo in avanti le sue tette.

Pam gemette mentre sentì le sue tette appiattirsi leggermente. La giovane cercò di liberarsi con tutte le sue forze, e il sorriso che aveva la donna di colore svanì quando dovette resistere alla forza crescente dell'avversaria. Anche mentre continuava a lottare per mantenere intrappolata la rivale, Monica spingeva avanti le sue enormi tette, continuando a far sussultare la giovane insegnante.

Pamela si ritrasse con violenza, prendendo Monica alla sprovvista e riuscendo a scappare. La donna di colore grugnì quando sentì la sua presa vacillare ed il corpo bagnato dall'acqua e dal sudore della donna uscire dalla sua presa. La bellezza bianca si lanciò subito contro la donna di colore, colpendo direttamente il seno d'ebano e facendo gemere la rivale ancora una volta. Un ulteriore colpo fece indietreggiare Monica, che grugnì mentre i capezzoli rosa invadevano le sue areole.

Entrambe le coppie di tette tremarono all'impatto, ma Monica ignorò il dolore per intrappolare la giovane donna. Sapeva che così avrebbe finalmente vinto.

"Forza! Capezzolo a capezzolo! Vediamo una volta per tutto chi ha i capezzoli migliori" sfidò la bellezza d'ebano.

"I miei capezzoli piegheranno i tuoi!" sibilò la giovane donna con socchiudendo gli occhi.

Non c'era alcuna prova visiva della lotta ora, data la mancanza di spazio tra i loro seni mentre le due donne iniziarono a duellare con i capezzoli. Entrambe grugnivano e gemevano incessantemente, mentre sentivano le loro armi continuare a speronarsi a vicenda senza pietà. Un colpo secco fece impallidire Monica, che sentì qualcosa di diverso dopo diversi minuti. Sentiva una sensazione diversa. I suoi capezzoli turgidi ora stavano perdendo terreno. Ogni volta che i capezzoli di cioccolato incontravano la controparte rosa, ogni volta che i capezzoli della giovane donna si strofinavano contro i suoi, sentiva che la resistenza delle sue armi calava sempre di più. Pian piano, i suoi capezzoli iniziarono a venire spostati di lato mentre macinavano i loro seni insieme, o spinti indietro quando spingevano in avanti. Monica fece del suo meglio per controllare il dolore ed il disagio, spostandosi da un lato all'latro per combattere contro il devastante seno di Pamela. Ma alla fine, le mani scesero lungo i fianchi quando sentì i suoi capezzoli venire spinti totalmente indietro nella sua carne.

"Nooo..." disse debolmente la donna di colore.

Pam sorrise mentre sentì la presa della rivale indebolirsi, così allontano il seno da quello della donna di colore, lasciando che i loro meloni ripresero la loro forma, prima di sbattere le sue tette in avanti. Monica gemette dal dolore quando l'impatto scosse il suo seno, afferrando i gomiti della giovane donna per non cadere all'indietro. Pamela sorrise maligna, facendo oscillare il suo seno a sinistra ed a destra, e presto le mani di Monica scesero a penzoloni. Pam sollevo la donna e la spinse via.

"Ho distrutto i tuoi capezzoli da negra, troia di colore" sorrise vittoriosa la donna "Sono meglio di te!"

"No..." sussurrò Monica.

Sapeva di aver perso. Aveva perso la lotta tra capezzoli. Aveva pensato di vincere grazie ai suoi magnifici e turgidi capezzoli, ma ora erano stati battuti. Aveva perso... quella battaglia.

"Cosa? Ho chiaramente vinto io! Sono io la migliore"

"No!" urlò la bellezza d'ebano.

Monica si precipitò contro la donna bianca, spingendo il suo seno con violenza. Il colpo fece indietreggiare la giovane donna, che rimase perplessa per alcuni secondi prima di capire cosa era appena successo, scambiando poi uno sguardo di puro odio con la rivale. Ringhiando, le due donne portarono violentemente le loro tette insieme, e l'applauso risuonò come l'inizio del round finale. Si giocavano tutto lì, in quella lotta. I loro seni si gonfiarono enormemente ai lati, incapaci di rubare spazio alla controparte, incapaci di appiattire una forza pari alla loro.

Le tette continuarono a scontrarsi, rotolando le une sulle altre, diffondendosi ed appiattendosi ogni volta che si incontravano. Le donne gemevano ogni volta che i loro enormi meloni cedevano ugualmente alla controparte, gonfiandosi ai lati e riprendendo poi la loro forma. Entrambe capirono che sarebbero andate avanti così fino a quando una delle due non avrebbe sentito il proprio seno cedere definitivamente, e volevano fosse così. Era l'unico modo di dimostrare la loro superiorità. E nessuna delle due pensava di poter perdere.

Le due donne spinsero con forza sempre crescente, colpendo il seno della donna davanti a sé con il proprio, ignorando ogni tipo di dolore. Gli schiaffi carnosi riempivano le docce come un suono ripetuto, unito ai dolci gemiti di dolore delle combattenti. Le gambe iniziarono a tremare ad ogni colpo, facendo indietreggiare le donne dopo una particolare spinta violenta, solo per poi ripartire alla carica con la stessa forza. I loro seni vennero ripetutamente schiacciati insieme, gonfiandosi e diffondendosi a vicenda. I piedi nudi delle donne continuavano a muoversi sulla superficie scivolosa della doccia ogni volta che le loro tette si scontravano.

Dopo alcuni minuti che continuarono a sbattere insieme i loro seni, e avendo capito che non avrebbero ottenuto nulla da ciò, iniziarono a sollevare i seni ai lati prima farli oscillare. Gli impatti era secchi e dolorosi, ed entrambe le donne grugnivano e gemevano ad ogni collisione, mentre ruotavano sempre di più i loro corpi per darsi più slancio. Le loro tette continuarono ad incontrarsi, ad appiattirsi ed a tremare quando riemergevano dallo scontro. E dopo un'interminabile serie di spinte brutali e oscillazioni violente, le due donne calarono drasticamente l'andamento della lotta. Sollevare e lanciare quei seni così enormi costava fatica preziosa. Così le due donne si avvicinarono tra loro, e con le mani sui fianchi iniziarono a spingere insieme le loro incredibili tette, fissandosi intensamente negli occhi con sguardi odiosi e doloranti.

Ogni volta, le due paia di tette si schiacciavano tra loro, scivolando le une sulle altre mentre le donne ruotavano le spalle, tenendo le mani sui fianchi. I loro grugniti crescevano di intensità ad ogni secondo che passava, ma le due donne continuavano incessantemente a lottare.

"Cedi, cagna! O non rimarrà nulla di te!" minaccio la donna di colore.

"Fatti sogno, negra di merda!" rispose maligna la bellezza bianca.

Le due donne caricarono di nuovo come due arieti, ma questa volta chiusero le mani dietro la schiena dell'avversaria subito dopo l'impatto. Iniziarono a spremere senza pietà, pressando intensamente le loro tette insieme. Le loro tette continuarono a combattere per la supremazia, senza sosta mentre le due donne ansimavano e gemevano. Le due donne presero a macinare il loro seno insieme, cercando di colpire anche da varie angolazioni per maggiorare i danni.

Presto, anche di quest'ultima prova rallentò drasticamente. Le donne erano completamente sfinite dalla lunga battaglia, e speravano con tutte loro che l'avversaria si potesse arrendere al più presto. Il dolore nelle loro tette era incredibilmente forte, i seni erano diventati pesanti, e le donne non poterono far altro che appoggiarsi al corpo della rivale. Così continuarono a macinare i loro seni, convinti che a questo punto della lotta, una coppia avrebbe finalmente prevalso sull'altra.

La fine giunse dopo pochi minuti, quando il seno di una delle due donne prese a perdere forma sempre di più. Le tette più forti avrebbero continuato a macinare il seno perdente fino a quando non avesse completamente appiattito la controparte. Le smorfie di dolore sul viso della donna erano un toccasana per la vincitrice, che sorrise finalmente soddisfatta. Le sue tette avevano battuto quelle della sua rivale, dimostrando chi fosse tra loro la donna migliore.

"Nooooooooooooo!" la voce acuta di Monica risuonò nelle docce.

Le braccia della donna di colore caddero ai lati, incapace di poter fare altro. Pam dovette mollare la presa sull'avversaria, poiché non aveva forza di tenerla in piedi, e la bellezza d'ebano cadde in ginocchio. Il seno i cioccolato pendeva verso il basso, mentre le tette di Pam erano ancora abbastanza in forma. Ci vollero alcuni secondi prima che Pamela capì che era tutto finito. La loro lotta era finita, e lei aveva vinto. Cadde in ginocchio, davanti alla donna che odiava così tanto. Guardò la rivale sconfitta che cullava i suoi poveri seni. Voleva vedere il suo sguardo afflitto, voleva godere della visione della sconfitta sul viso di quella donna. Ma l'unica cosa che poteva fare, era riposarsi, mentre i singhiozzi della bellezza d'ebano si mischiavano al rumore dell'acqua delle docce.

Epilogo

Era tornata a casa da mezz'ora, ed ancora ripensava alla sua lotta. Pamela aveva abbandonato la sua rivale nelle docce dove l'aveva battuta. Si era alzata, mentre Monica era ancora a terra, incapace di comprendere la sconfitta. La bellezza bianca prese ad insultare la donna di colore, e lei aveva dimostrato la sua superiorità rispetto a quella puttana. Il lavoro a scuola sarebbe migliorato incredibilmente. Ne era sicura.

Ma chissà... magari la sua vita le avrebbe riservato altre sorprese.

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