Granelli Di Sabbia

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lassù, verso il nord, c'é Roma, l'ossessione di Clark, che non conosce neppure la storia; e la storia ricorda che Roma, proprio perché protetta da queste formidabili difese naturali, é stata conquistata in venti e più secoli da Sud soltanto una volta. dal bizantino Belisario. Ora, in più, c'era "Albert il sorridente" che dai 1.800 metri del monte Caira osserva ironico la difficile impresa dell'uomo che sta correndo per poter passare per primo sotto l'Arco di Tito.

Nel versante opposto, a Montgomery con la sua VIII Armata (Inglese) le cose vanno un po' meglio (ed è ciò che teme Clark che guida la V Armata (Americana); potrebbe arrivare quanto prima a Pescara dopo aver superato la valle del Sangro. Ma indirettamente è proprio Clark a impedirlo. Infatti Kesserling, ha ordinato al gen. Vietinghoff di concentrare ogni sforzo nella difesa della "linea Reinhard", che è il baluardo prima della "linea Gustav", per guadagnare tempo e fortificare meglio la stessa "linea Gustav" nella zona adriatica. Infatti a novembre e dicembre, dopo una terribile battaglia, a Ortona, metro dopo metro, con enormi perdite, blocca definitivamente la VIII Armata di Montgomery a Orsogna. Fino al punto che Churchill, il 31 dicembre piomba a Tollo di persona a riprendersi Montgomery (destinato allo sbarco in Normandia) lasciando l' VIII Armata al gen. Leese, a fare melina.

Insomma l'Italia é abbandonata "nel suo brodo" e alla rabbia dei tedeschi.

IL 16 ottobre, viene formato a Roma il CCLN, il Comitato Centrale di Liberazione Nazionale, che con un documento non riconosce nessun potere al Governo Badoglio. "L'Italia non può riconoscersi nel governo del Re e di Badoglio".

Per chi é in armi (regolari e no) la confusione ora aumenta. Dove schierarsi non lo sa nemmeno il "politico" che fa politica. Infatti le incomprensioni iniziano ad essere piuttosto serie, oltre che bizantineggianti, causando così un distacco dalla realtà; e la realtà é la guerra in Italia, di due potenti eserciti pronti a scontrarsi in terra in cielo e in mare sconvolgendo le città italiane, per decidere la loro mortale partita.

Si vuole un governo straordinario costituito da tutte le forze che hanno lottato contro il fascismo. Ma questo progetto oltre che essere ignorato a Brindisi dall'arrogante Badoglio, gli stessi anglo-americani cui si sono aggiunti ora i russi, prima lo diffidano, lo umiliano, poi lo appoggiano.

Molti italiani cominciano a chiedersi: ma che gioco stanno facendo gli alleati!?. E che gioco sta facendo Badoglio!?

Il 3 novembre dopo che si sono costituite a Milano le Brigate d'assalto Garibaldi, i GAP, i Gruppi d'Azione Patriottica, in prevalenza con elementi del PCI, Lero Valiani e Ferruccio Parri prendono contatti in Svizzera con gli anglo-americani per far arrivare ai partigiani tramite aviolanci materiale bellico e rifornimenti vari. In parte le richieste vengono accettate, ma gli alleati preferiscono aiutare e servirsi solo di piccoli gruppi (dove hanno spesso dentro i loro uomini) che utilizzano per mirati sabotaggi. Temono infatti le grandi concentrazioni di antifascisti soprattutto di sinistra, e temono che possa sfuggir di mano il controllo interno. Inoltre considerano sempre gli italiani potenziali nemici.

Dal 14 al 16 novembre si riunisce in congresso a Verona il Partito fascista repubblicano.

Senza nemmeno discuterlo, viene approvato il cosiddeto "Manifesto di Verona" che dichiara decaduta la monarchia, e presenta il proprio programma articolato in 18 punti, con un forte accenno sul sociale.

Nelle sue conclusioni, l'assemblea chiede di istituire un processo contro i gerarchi che il 25 luglio nella seduta del Gran Consiglio, si sono espressi a favore dell'ordine del giorno Grandi. Fra questi Ciano, il genero di Mussolini.

Ciano temendo di essere arrestato dalla "pulizia" badogliana, prima nasconde in casa di amici a Roma, poi, con tanta ingenuità si rifugia nella Germania che odia; e altrettanto odio ha nei suoi confronti Hitler, che lo riconsegna alle autorità fasciste ricostituite.

19 novembre, Mussolini ricostituisce la Milizia Fascista (sotto il comando di Renato Ricci), aggregata all'Esercito della nuova Repubblica di Salò (che il 25 diventa la RSI). Dopo il bando emesso il 9 novembre, della chiamata alle armi dei giovani della leva 1924 e 1925, anche se molti (il 40%) non si presentano o disertano dopo pochi giorni, 100.000 volontari accorrono nelle sue file. Molti provengono dal disciolto esercito. Ma soprattutto molti provengono dai carabinieri. Questi cosa potevano fare del resto, mica darsi alla macchia anche loro. E sono proprio questi che costituiscono i primi seri gruppi dell'ordine pubblico, e sono proprio loro a far rispettare le comuni leggi per tutto il periodo che rimase in vita la RSI.

Pur sotto questo anomalo governo, sono in effetti proprio i carabinieri, con l'alto senso del dovere, a non far degenerare dentro le grandi città del Nord, la violenza, le illegalità, e a mantenere l'ordine. Purtroppo solo perché indossano quella divisa, sono odiati, perseguitati, e molti di loro nel corso dei drammatici eventi finiranno purtroppo massacrati.

Altri 4.000 elementi -tutti volontari- costituiscono la X MAS; un reparto formato da incursori speciali della ex Marina, comandato da un Principe e da un gruppo di ufficiali ex decorati di medaglia d'oro, che compiono imprese ardite, colpi di mano, incursioni, contro quelli che considerano dei ribelli della Patria.

Il comandante della X MAS, Juonio Valerio Borghese, alla notizia dell'armistizio dell'8 settembre, come tanti altri comandanti di reparto, é rimasto privo di ordini e di indicazioni. Il suo superiore, era un principe come lui, ma era uno dei tanti fuggiaschi, assieme al sovrano e a tanti altri suoi colleghi. Si barrica con la sua X Mas a Lerici pronto a difendersi a una imposta disonorevole e infamante resa ai tedeschi. Che non osano attaccarlo.

28 novembre, a Teheran, dove partecipano Churchill, Roosevelt e Stalin, vengono stabiliti i piani per aprire il secondo fronte nell'Europa continentale, coordinato con l'attacco sovietico a est. Priorità assoluta per "Overlord" (invasione della Francia settentrionale) e per l' "Anvil" (sbarco nella Francia meridionale).

Unico impegno nella penisola (a parte Clark impantanato, e Leese a fare melina nel Sangro) è quello di non far mancare ogni tanto uno stormo di bombardieri per fare l'Aerea Bombing, bombardamenti a tappeto che distruggeranno molte città e molte vite umane. Il bilancio delle incursioni aeree sull'italia negli ultimi tre mesi del 1943 è già di 6500 morti, di circa 11.000 feriti, di 3500 edifici distrutti e di 10.000 danneggiati. Ma siamo appena all'inizio.

L'anno 1943 termina con questa prospettiva: un Paese alla fame, il Sud nella miseria, i bombardamenti angloamericani a tappeto, e i tedeschi che nel ritirarsi (come a Napoli) distruggono ogni cosa. E l'Italia ha ancora davanti a se sedici mesi di sofferenze e di lacrime.

Piero ha il difficile compito di curare i collegamenti, appunto, tra Comandi Alleati e i pochi reparti italiani che Badoglio insiste a chiamare 'cobelligeranti'.

Quello che può fare, grazie anche al prestigio e alle simpatie che ha riscosso presso gli Inglesi (VIII Armata) con il suo comportaneto serio, corretto, collaborativi ma non sottomesso, è di ammorbidire i toni inglesi e far comprendere agli italiani la realtà dei rapporti che sono sempre quelli tra vincitore e vinto.

Si muove in continuazione, tra il fronte e Bari, doc'è stato trasferito come Headquarters, e questo gli facilita frequenti rientri in famiglia, con Paula che lo ripaga teneramente con l'affetto e la passione di sempre.

Renato è consulente dell'AMGOT, Leda è in una non ben definita posizione di 'aspettativa' nei confronti del Ministero dal quale dipende.

Gli italiani stanno vivendo questi drammatici giorni degli ultimi mesi dell'anno 1943 in pieno caos militare e politico, e non meno drammatica era già stata la crisi economica che li aveva attanagliati dopo l'8 settembre. Più miseria a Sud, colpito da spaventosa inflazione, che esaspera molti e impressiona tutti. Infatti, il 24 settembre sono introdotte dalla Allied Military le Am lire - 100 lire per un dollaro, mentre pochi giorni prima ne occorrevano 12. - 400 lire per avere in cambio una sterlina.

Non così al Nord dove qualcosa continua a funzionare anche con la RSI. L'inflazione della moneta c'é ma non sconvolge il mercato, né distrugge il risparmio, né alimenta la borsa nera come nel Sud.

IL 26 dicembre, si verifica la prima rottura ideologica all'interno del CLN. Il generale Raffaello Operti, andato ad assumere -dopo l'abbandono dell'esercito- il comando regionale del Piemonte dei reparti partigiani, viene accusato di essere un "attendista", quindi un anticomunista; di andare controcorrente su alcune impostazioni da dare alla lotta di liberazione. Più che un dissapore interno é una frattura ideologica, il danno maggiore é quello di mettere in fibrillazione gli osservatori alleati, che d'ora in avanti limitano allo stretto necessario gli appoggi dei partigiani (visto che questi hanno una chiara tendenza verso sinistra, che sta diventando sempre più compatta e numerosa).

Piero ha ottenuto una lunga licenza in occasione delle feste natalizie, anche perché ha potuto ben rifornire the officer's mess, la mensa degli ufficiali, di ottimi prodotti prelevati dall'Azienda De Lupis. Prodotti freschi e vinello ottimo.

La sua posizione, malgrado il non è elevato grado, e il suo modo di agire, gli consentono di promuovere e curare rapporti amichevoli, oltre che formali, tra alti ufficiali inglesi e italiani che lo hanno preso a benvolere.

La de Lupis azienda, ha i suoi vantaggi: facilità nella fornitura di carburanti e lubrificanti, parti di ricambio; agevolazioni nell'utilizzo della viabilità anche dove ci sono delle limitazioni militari.

E' riuscito a convincere il comandante del genio militare dell'VIII Armata britannica, e quello del contingente italiano, di accettare un week end di riposo nella casa di Conversano. E' stata un'idea geniale, perché il generale inglese si è espresso in maniera più che lusinghiera nei confronti del collega italiano, avendone ammirato e apprezzato le opere ingegneristiche militari in Africa settentrionali.

Quando si lasciarono erano divenuti Mario e Willie.

Paula era orgogliosa del suo uomo che destreggiava abilmente tra generali e colonnelli, che era riuscito a farsi assegnare una jeep tutta per lui, che portavasigarette e tabacco per tutti, quando faceva i frequenti 'salti' a casa.

Lo abbracciava con trasporto, con passione, ed abbracciava il cuscino quando rimaneva sola, nel letto troppo grande per lei.

Anche per il generale Plomer Paula era stata una sorpresa, e le espresse la sua ammirazione, per la bellezza e per la grazia. A Piero disse che era ben fortunato ad avere una tale 'perla nera'!

Vigilia di natale, con pizzette fritte e vino a mezzogiorno e pantagruelico cenone la sera. Dolci di tutti i tipi (grazie allo zucchero degli alleati). Gli inglesi gradirono moltissimo le 'mandorle atterratte', cioè mandorle tostate affogate nel cioccolato fuso, e le 'cartellate', elaborati dolcetti fritti nell'olio e ricoperti di mosto cotto e perline di zucchero. Piero ne aveva fatto portare in abbondanza alla mensa inglese e all'ospedale alleato.

Il brindisi di fine anno li vide commossi, in piedi, scambiarsi l'augurio di poter presto tornare alla normalità, a Roma, a casa loro.

E non conoscevano tutte le ristrettezze che i Romani vivevano in quel momento!

Anno nuovo, 1944.

2 gennaio - Nella strategia delle operazioni di guerra che gli anglo americani stanno sviluppando nell'Italia Meridionale, ci sono improvvisamente delle sostanziali modifiche.

Il gen. Patton lascia il comando della VII armata USA al gen. Clark; anche lui molto attardato rispetto alle previsioni dei piani, che però lo stesso Clark ha stravolto, credendo ingenuamente di poter arrivare in pochi giorni a Roma. Tuttavia nonostante molte critiche e perfino il rischio di essere destituito, mantiene il comando della V armata, che dovrebbe puntare - superato il Volturno- non su Roma, ma su Anzio dove è previsto l'appoggio a Clark di uno sbarco di anfibi e un aviolancio di paracadutisti per occupare gli aeroporti. Nei piani ("Piano Shingle") questo congiungimento é stato organizzato per attaccare subito i tedeschi in ritirata, inseguirli, non dare loro il tempo di organizzarsi, di stabilire e rafforzare una linea di difesa sull'Appennino Tosco-Emiliano ("Linea Gotica").

Come Montgomery in Normandia, anche Patton viene incaricato di dedicarsi alla preparazione di un piano di sbarco (l'"Anvil"), previsto dagli Alleati sulle coste della Francia.

Contemporaneamente il gen. Alexander, comandante il XV Gruppo di armate in Italia, stabilisce l'operazione "Shingle" (l'attacco anfibio sulle coste del Mar Tirreno nei pressi di Anzio) previsto tra il 20 e il 31 gennaio. Qualche giorno prima dell'inizio della Shingle, la V armata di Clark dovrebbe lanciare un deciso attacco verso Cassino e Frosinone per impegnare il maggior numero possibile di tedeschi.

Si aggiunge a Clark il Corpo di Spedizione francese del gen. Juin che prende posizione sul fianco settentrionale della V armata mentre il VI corpo USA del gen. Lucas viene ritirato dalla prima linea in quanto proprio lui è stato destinato per condurre l'operazione "Shingle" su Anzio.

Il 4-5 gennaio nel versante adriatico, in preparazione dell'attacco al Monte Cedro, unità della 46a divisione (X corpo britannico) stabiliscono una testa di ponte sulla riva settentrionale del fiume Peccia. Tentano il giorno dopo un'offensiva al di là del fiume, ma sono contenuti dalle forze tedesche della 10a armata di Vietinghoff.

Va meglio il giorno 7, quando riescono a conquistare il Monte Porchia e il Monte La Chiaia. Il giorno dopo, il X corpo riesce a conquistare anche il Monte Cedro.

Nella RSI, l'8 gennaio, stabilito al Congresso fascista dello scorso novembre, che ai traditori bisogna "farla pagare", inizia a Verona il processo contro i 19 membri del Gran Consiglio del Fascismo ritenuti responsabili della caduta di Mussolini il 25 luglio 1943. Al processo ne compaiono solo 6, gli altri sono giudicati in contumacia.

L'11 gennaio, dopo un sommario processo, i sei accusati sono condannati a morte con l'accusa di tradimento per aver votato a favore della destituzione di Mussolini al Gran Consiglio del Fascismo il 25 luglio dello scorso anno. Fra questi oltre a Emilio De Bono -uno dei quadrunviri che con Mussolini ha fondato il Partito Fascista e organizzato con lui la Marcia su Roma- c'è anche il genero dello stesso Mussolini, Galeazzo Ciano.

L'aria che tira è aria di vendette e di morte per i traditori.

Mussolini si trova nella imbarazzante situazione di non potersi tirare indietro pur essendo Ciano suo genero; deve farlo processare assieme agli altri congiurati, che sono alla fine tutti condannati a morte.

Comparsi davanti al tribunale speciale, composto da ufficiali della Miliza fascista, Ciano, Emilio de Bono, Giovanni Marinelli, Luciano Gottardi, Carlo Pareschi, con il breve e sommario processo, seguito dalla condanna a morte, sono portati nella fortezza di San Procolo a Verona, e qui fucilati alla schiena.

Si salva solo Tullio Cianetti che, per aver ritrattato la sua adesione al documento Grandi, é condannato a 30 anni di reclusione.

23 gennaio, alle ore 2 del mattino scatta l'operazione "Shingle", lo sbarco nella zona tra Anzio e Nettuno, sulla costa tirrenica.

La notizia dello sbarco risveglia nella capitale tutte le speranze degli antifascisti; e non solo quelli del CLN. Tutti sono convinti che la liberazione é questione di ore.

Pochi giorni dopo, a Napoli si riunisce un congresso del Comitato di liberazione in Galleria, con la solita violenza nel liguaggio, e gli oratori riperono quanto s'era detto a Bari. Sforza e Croce sono andati al Congresso di Napoli lusingati nella vana speranza di prendere nel nuovo Governo, la presidenza e la vicepresidenza. Il colonnello Stevens a Radio Londra l'8 marzo, fu impietoso nei confronti di quel vociare e gesticolare che si era visto a Bari e a Napoli dicendo che "l'India era giunta a un grado di educazione politica più elevata dell'Italia"

Mentre gli Alleati restituiscono al re e al governo Badoglio la giurisdizione su Potenza, Salerno, Bari, la Sicilia e la Sardegna, Mussolini irride Sforza e Croce che si "ritirano con le pive nel sacco".

Il 13 marzo Badoglio, lasciando di stucco gli anglo-americani, oltre gli intransigenti contro il suo governo, pubblica il seguente comunicato:

"In seguito al desiderio a suo tempo ufficialmente espresso da parte italiana, il governo dell'URSS ed il regio Governo hanno convenuto di stabilire relazioni dirette tra i due Paesi. In conformità a tale decisione sarà proceduto tra i due governi senza indugio allo scambio dei rappresentanti, muniti dello statuto diplomatico di uso"....."La Russia socialista ci tende la mano, nonostante gli errori del passato regime, un gesto che non sarà dimenticato dal popolo italiano".....

Badoglio fu affrontato il 25 marzo, da una sfuriata di Mac Farlane, che lo accusa di "poca sincerità con i governi americano e inglese, i quale non gli riconosconoo alcun diritto di fare accordi di qualsiasi genere con nessuna potenza, alleata o neutrale, senza il consenso del Comando Supremo, e senza usare il tramite dell'ACC. e ciò anche per la sicurezza delle operazioni militari". Non mancano neppure in Italia i commenti sarcastici e le vignette sui giornali, riferendosi al servilismo di Badoglio verso quelli che per l'intera vita lui aveva combattuto.

La "Provincia lavoratrice" presenta Badoglio come il lustrascarpe di Stalin.

A febbraio, intanto, il governo Badoglioha lasciato Brindisi per trasferirsi a Salerno. Lo fa in coincidenza con la restituzione alla amministrazione italiana della massima parte del territorio conquistato dagli anglo-americani. Un governo che non ha nessun potere, perchè il totale controllo politico e militare è affidato fin dal novembre '43 alla ACC (Allied Control Commission). La famiglia Reale si sposta a Ravello nella Villa Sangro.

Nella RSI, Mussolini emette il Decreto sulla Socializzazione: cogestione delle fabbriche, accesso agli utili, politica sociale.

Churchill in un discorso alla Camera dei Comuni, (detto della caffettiera), parla molto chiaro nei riguardi della caotica situazione politica italiana. Non vuole che i partiti che hanno costituito il Comitato Nazionale vadano alla guida del governo. Preferisce l'inetto Badoglio con la sua monarchia, alla guida del governo fantoccio, che definisce "il manico della bollente caffettiera da non rompere prima di averne uno di ricambio o a portata di mano uno strofinaccio per toglierla dal fuoco".

Il 12 marzo, Pio XII lancia un accorato appello ai belligeranti affinché Roma sia risparmiata dalla distruzione.

Pochi giorni dopo Palmiro Togliatti lascia l'URSS per rientrare in Italia.

In tutta Italia la situazione é critica, Roma è ancora piena di tedeschi, e i GAP fanno sabotaggi e attentati. Le rappresaglie che poi seguono sono durissime. La più terribile avviene nell'attentato di Via Rasella, in questo 23-marzo.

Il "gappista" Rosario Bentivegna, travestito da spazzino e con 18 chili di tritolo dentro una carretto, questo lo fa esplodere mentre una colonna di 156 militari tedeschi sta risalendo via Rasella.

Restano uccisi 33 (ma in effetti poi con i feriti, successivamente i morti sono 42) altoatesini di Bolzano, precisamente quasi tutti di Ora. Uomini piuttosto anziani, riservisti, che erano stati reclutati e inquadrati nei ranghi tedeschi, visto che l'Alto Adige, il Friuli, la Venezia Giulia, dall'8 settembre sono diventati ormai di fatto territori annessi al Reich. Significa che i 33 sono a tutti gli effetti italiani, salvo affermare che l'Alto Adige non é più Italia perchè Hitler l'ha sottomesso al Reich.