Problemi di Cuore 01

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Rimasero lì, sdraiate di lato, massaggiandosi le tette, dandosi la schiena a vicenda. Lara mi fissò con uno sguardo addolorato, mentre respirava pesantemente. Potevo solo immaginare il dolore che sentiva. Mi guardò con paura e dolore. Sentiva che stava perdendo?

Il nostro scambio di sguardi si interruppe quando Lara sentì Martina iniziare a tirarsi su. La mia ragazza non perse tempo e si rimise in ginocchio, dandomi la schiena.

Si fissarono per qualche secondo, prima di scagliarsi l'una contro l'altra. Non riuscivo a vedere bene, ma potevo vedere la faccia di Martina mentre stringeva i denti quando spingeva le sue tette in avanti e sentiva quella di Lara. Vedevo la determinazione nei suoi occhi. Detestava perdere.

Dopo una decina di minuti, Martina iniziò a spingere indietro Lara, fino a farla scivolare giù dal letto.

Lara cadde a terra con un tonfo, urlando più di sorpresa che di dolore. Martina sorrise vittoriosa mentre Lara si alzava velocemente.

"Non hai ancora vinto, cagna!" disse la mia ragazza salendo sul letto.

"Ma vincerò" rispose Martina, sorridendo.

La mia vista era di nuovo eccellente, potevo vedere di nuovo entrambe le ragazze. Ora Lara era a sinistra e Martina a destra. Notai subito che le loro tette non si stagliavano più alte e fiere sul petto, ma ora pendevano verso il basso. Si gettarono l'una contro l'altra di nuovo, stringendosi per evitare di scivolare a causa del sudore.

Un bearhug! Due donne che si abbracciano per pressare insieme le loro tette in ogni modo possibile. Quante volte l'ho sognato? Quante volte l'ho immaginato?

Le due ragazze iniziarono a stringere più forte che potevano. Potevo sentire i loro grugniti di sforzo cercando di spingere indietro le tette dell'altra ragazza con le proprie. Ma la stanchezza si fece sentire quasi subito e dovettero appoggiarsi l'un l'altra per restare in ginocchio. Avevano messo le loro teste sulla spalla dell'altra ragazza mentre continuavano a premere insieme le tette che amavo. Martina mi guardò con la coda dell'occhio e sorrise velocemente, prima di sussurrare all'orecchio di Lara abbastanza forte da poterla sentire.

"Le senti? Senti le mie tette.... appiattire... le tue?" sussurrò la mia amante mentre spingeva i suoi seni in avanti.

La risposta non tardò ad arrivare

"Cazzate... le mie tette stano... spingendo indietro... le tue"

La verità è che nessuna delle due stava vincendo. Erano sempre state alla pari. E anche ora, le loro tette erano nella stessa situazione. Ad ogni spinta, le loro tette avrebbero respinto le altre, ma poi la rivale avrebbe spinto a sua volta, invertendo la situazione. Ansimavano e grugnivano mentre le loro tette continuavano ad essere pressate insieme. Sembravano voler far esplodere il seno dell'altra ragazza, aumentando sempre di più la pressione esercitata.

Ma come insegnano le migliori storie, la lotta non può durare per sempre. E anche qui, la fine era vicina.

"Merda!" Lara gemette mentre Martina si sporse in avanti.

La mia ragazza indietreggiò e quando cercò di rimettersi in posizione, fu trattenuta da una nuova spinta da Martina.

La mia amante cominciò a sorridere sadicamente mentre spingeva indietro la mia ragazza. Lara gemeva ogni volta che era costretta a tornare indietro, mentre la sua schiena veniva spinta indietro. Nei suoi occhi vidi la paura mentre guardava la sua rivale spingerla verso la sua fine. Dovette piegarsi sui gomiti per fermare la caduta. Martina si allungò su tutta la sua altezza per usare tutto il suo peso sulla sua rivale. Le loro tette erano ancora pressate insieme, ma le ragazze non si stavano più trattenendo per non cadere. Lara aveva i gomiti puntati sul letto, mentre Martina aveva spinto indietro le braccia per spingere le sue tette più forte che poteva contro quelle della mia ragazza.

"Cedi, cagna! Cedi!" iniziò ad urlare Martina con un sorriso vittoriosa.

La vittoria era vicina, lo sentiva. Se avesse fatto cadere sulla schiena, Martina avrebbe potuto usare le sue tette per sottomettere finalmente la mia fidanzata, ottenendo l'agognata vittoria.

Lara continuò a scuotere la testa, cercando di resistere al peso della ragazza. Sapeva che non sarebbe durata molto a lungo, i suoi muscoli bruciavano, le sue tette pulsavano. Avrebbe perso. Martina si voltò verso di me, leccandosi le labbra. Ho visto la vittoria e la lussuria nei suoi occhi. Conoscevo molto bene quello sguardo. Mi ha sempre guardato così prima di scoparmi come un animale. Con quello sguardo voleva dire "Sei mio ora!"

Ma non è durò a lungo. Martina non capì cosa fosse successo, ma io lo vidi

La mia ragazza stava per cedere, era lì per farlo. Ma quando vide che Martina si voltava verso il suo ragazzo, si rese conto di avere l'unica possibilità per uscire da quella situazione. Scivolò di scatto verso di me e Martina cadde di lato senza che lei potesse fare nulla. Vidi il suo sguardo cambiare in spavento mentre cadeva. Cadde dietro a Lara, che non perse tempo. Si voltò velocemente e mentre Martina si stava tirando su, lei spinse le tette contro quelle di Martina. Le due rimasero per qualche secondo immobili, a mezz'aria. Lara cercava di spingere giù Martina, e la mia amante cercava di respingere la mia ragazza. Ma alla fine, le tette bianco latte spinsero indietro le tette rosa e Martina, facendola cadere sulla schiena. Lara si arrampicò sulla mia amante e intrecciò le sue mani con quelle di Martina, bloccandole sul letto.

"Stai lontana da me, stronza!" urlò Martina.

"Fanculo!" rispose Lara.

La mia ragazza iniziò a muovere le spalle, macinando le sue tette in quelle di Martina, che l'ha imitata senza aspettare.

Le loro tette iniziarono a essere pressate insieme mentre si muovevano lentamente ma brutalmente. Le due ragazze chiusero gli occhi dopo pochi minuti. Sapevo che la lotta sarebbe finita presto. Entrambe dovevano resistere, entrambe dovevano distruggere le tette dell'altra ragazza.

E quando sentì una ragazza gemere, sapeva chi aveva vinto.

All'improvviso Lara aprì gli occhi, guardando il viso della ragazza di fronte a lei. Martina aprì gli occhi subito dopo. Solo una cominciò a piangere. Le lacrime scesero velocemente sulle sue guance, cadendo sul viso della ragazza sdraiata sulla sua schiena. Lara stava piangendo. Stava piangendo. Un nuovo gemito, e la resa arrivò.

"Basta... per favore" sussurrò Martina, iniziando a piangere anche lei.

I gemiti provenivano dalla mia amante, che si rese conto che non poteva vincere contro le tette più forti della mia ragazza. Lara pianse perché poteva smettere di nascondere il suo dolore.

Rimasero così, immobili e piangenti, con le tette ancora premute insieme. Il seno di Lara aveva quasi inghiottito le tette della rivale. Quando si alzò, le sue tette assomigliavano a due enormi gocce d'acqua, mentre quelle di Martina erano piatte sul suo petto, cadendo ai lati.

"Sai cosa succede adesso?" Lara sorrise mentre si massaggiava le tette.

Quando Lara iniziò ad alzarsi capii immediatamente cosa voleva fare. Mi sbottonai velocemente i pantaloni e tolsi il pene dalle mutande. Lara mi baciò mentre la sua mano iniziò a massaggiare la mia virilità. Poi, inginocchiata, incominciò a segarmi con le sue tette, avvolgendo il mio pene nella sua sudata ma vittoriosa carne. Una magnifica sensazione. Guardai Martina ancora sdraiata sul letto. Lei mi guardò piangendo. Nei suoi occhi c'era solo la sconfitta. Aveva perso. Era sicura di vincere, ma aveva perso.

Vengo infine sulle tette di Lara. Lei mi lecca la punta del mio pene prima di alzarsi, tornando sul letto. Le sue tette erano a pochi centimetri dalla faccia di Martina, che si rifiutò di girarsi verso la rivale.

"Leccale..." chiese Lara, avvicinando il seno al viso della ragazza sconfitta.

Ma Martina rimase immobile, mordendosi le labbra.

"Leccale! È la tua ultima possibilità di assaggiare il suo sperma" ordinò Lara.

Martina chiuse gli occhi e si voltò dopo pochi secondi. Quando aprì gli occhi, vide lo sguardo severo della mia ragazza. La sua lingua si mosse rapidamente, raccogliendo una goccia che stava per cadere dal capezzolo della mia fidanzata.

Lara rimase a bocca aperta mentre la mia amante le leccava le tette, assaporando il mio sperma per l'ultima volta. Credo che nella sua mente cercava di capire come aveva perso.

Quando finì, Lara la schiaffeggiò.

"Prendi le tue cose e vai. Non voglio vederti mai più!" urlò in faccia alla perdente.

Martina si alzò dal letto e raccolse le sue cose, guardandomi in lacrime. Forse sperava che le dicessi di rimanere, che non era tutto finito. Ma non potevo farlo. Non sarebbe stato giusto. Dopo pochi minuti, Martina lasciò la casa.

Lara e io abbiamo scopato, guidati dai sentimenti del combattimento. Ho appagato le sue tette in tutti i modi possibili. Leccandole, giocando con loro, succhiandole. Penso di aver dato il massimo. Nove orgasmi. Prima e unica volta. Ancora adesso Lara mi prende in giro per non superare i tre orgasmi.

L'ultima volta che vidi Martina?

Era ad una festa, alcuni mesi fa. Le sue tette erano grandi come me le ricordavo. Stava ballando, decisamente ubriaca. Quando mi vide, sorrise e mi fece l'occhiolino. Da quello che so lei è ancora single. Onestamente, spero ancora che lei voglia una rivincita.

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