IL nuovo lavoro di Fred

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Dopo un giorno, il suo viso e il suo corpo, puzzavano già dell'urina asciugata sulla sua pelle.

Le donne si erano susseguite riversandogli addosso litri di liquido puzzolente.

Il peggio venne dopo il sontuoso pranzo del venerdi, giorno di festa e tradizionalmente dedicato al pranzo di famiglia.

La quantità di cibo e liquido era solitamente eccezionale in queste occasioni e qualche ora dopo venne il peggio.

Nel pomeriggio, infatti, la prima fra di esse entrò nel bagno. Era ben vestita. Solitamente, all'interno delle residenze, le donne non indossavano l'abito tradizionale nero e lungo ma abiti occidentali. L'abito era corto e le gambe che Fred vide dal basso verso l'alto si stagliavano come colonne brune e tornite, interrotte dalla convessità delle natiche che disegnavano una mezza sfera elegante e sensuale.

Lei gli diede una occhiata rapida, si girò con il sedere verso il water, si alzò il vestito e si abbassò le mutande sedendosi rapidamente sulla tazza. Inizialmente un flusso di urina con una pressione più forte del solito bagnò il suo viso. Poi, improvvisamente cessò ed una prima flatulenza invase il poco spazio libero della tazza dando una sferzata alle sue narici. Immediatamente dopo seguì una scarica di merda molle e puzzolente che ricoprì tutto il suo viso togliendogli la possibilità di respirare.

Per un momento annaspò senza ossigeno, poi, istintivamente iniziò a soffiare con la bocca la poltiglia che lo ricopriva per prendere respiro con la stessa bocca, avendo il naso completamente ostruito.

La puzza era orribile. Una ulteriore scarica ricoprì nuovamente solo una parte del suo viso e scivolò giù naturalmente essendo di una consistenza più liquida.

Finalmente lei si alzò e si spostò verso il bidet per sciacquarsi.

Da lì in poi, le altre donne si presentarono una dietro l'altra proiettandogli sopra vari chili di merda puzzolente e alzandosi subito dopo senza curarsi di guardare come lo lasciavano.

Quella fu la prima giornata di vera difficoltà. Iniziò a capire quanto poteva trascorrere lentamente e con fatica una giornata come quella vissuta.

La cacca gli si asciugò sulla pelle e il fetore all'interno della tazza era indicibile.

Alla fine della giornata passò la donna che lo aveva introdotto nel suo lavoro.

Lei aveva la funzione di governante.

Entrò nel bagno e lo guardò lì dentro non senza una reazione di disgusto anche nel sentire il fetore he proveniva dall'interno della tazza.

- Alla fine della settimana ti faremo uscire un attimo da lì soprattutto per pulire tutta la cavità prima che il fetore diventi insopportabile.

On altrettanta naturalezza, si alzò la gonna si abbassò le mutande e gli pisciò addosso provocando un certo stupore di Fred che le chiese perché pure lei utilizzava quel water.

Lei si mise a ridere e disse:

- Cosa credi? Anch'io posso utilizzare questi bagni e pisciarti di sopra! E si fece una risata.

- Fra un po' ti porterò qualcosa da mangiare. Non ti posso portare da bere. Per quello inizia ad abituarti a bere l'urina. Adesso sai in quale parte della giornata è più bevibile.

Dopo un po' si presentò on un piatto di pasta he gli riversò senza garbo sulla faccia dicendogli che, fin tanto che non si sarebbe abituato a nutrirsi on la stessa merda, gli avrebbe portato qualcosa da mangiare.

Dopo due settimane di quel training, la governante entrò nel bagno e lo aiutò a uscire. Gli fece fare una doccia e lo informò che era terminata la terza parte del training.

Adesso, avrebbe dovuto gradatamente abituarsi al gusto della loro merda.

Il gioco si faceva sempre più difficile e Fred sentiva sempre di più la stanchezza dopo solo tre settimane.

La quarta parte del training consisteva in un lavoro più semplice anche se ugualmente in posizione scomoda.

Infatti venne infilato in una cavità in modo che la sua testa rimanesse all'interno del bidet.

Le donne, dopo aver espletato i bisogni, si sedevano sopra la sua faccia e lui, diligentemente, leccava la parte da pulire. In questo modo, iniziò a sentire il sapore della merda che con la sua lingua tirava via dai loro sederi sporchi.

Iniziò ad abituarsi al sapore nauseabondo. Il training durò per tutta la settimana.

L'ultimo giorno, una donna, dopo avere defecato, si sedette su di lui per la necessaria pulizia ma, l'effetto della lingua dentro l'ano, evidentemente le provocò un ulteriore stimolo e Fred con la bocca interamente aperta mentre il sedere gli schiacciava la faccia, si ritrovò con la bocca piena di merda senza potere respirare. La donna rimaneva seduta e immediatamente dopo gli riversò dentro la bocca una ulteriore ondata di cacca che lui dovette ingoiare per non dovere affogare sotto il sedere di lei.

Capì quanto fosse difficile ingoiare merda ma il pensiero del denaro lo teneva inchiodato al suo posto.

Terminata anche questa parte del training, la donna lo rimise all'interno della cavità sotto il water e gli disse:

- Caro Fred, questa è la tua ultima fase di formazione dopo di he potrai iniziare ad espletare il tuo servizio normale.

Lui non sapeva se sentirsi sollevato da questa notizia poiché ancora lo aspettava tutta questa prova.

Lo rimise lì dentro e gli disse che da quel momento non gli avrebbe portato più da mangiare.

Non aggiunse altro ma queste parole suonarono davvero inquietanti perchè lui sapeva cosa lo aspettava.

Passarono un paio di giorni tutte le donne della casa continuavano a riversagli sulla faccia grandi quantità di merda.

Lui non riusciva ad aprire la bocca per la sensazione di schifo he provava soprattutto dopo avere ingurgitato involontariamente una piccola quantità di cacca.

Un giorno che la governante entrò nel bagno lui la implorò di dargli qualcosa da mangiare ma lei gli ricordò che lui sapeva già che non avrebbe avuto più nulla da lei.

- Voglio comunque darti un aiuto- disse lei e velocemente si alzò il vestito. Si abbassò le mutande e gli cacò addosso. Anche questa volta lui restò interdetto da questa azione. Appena ebbe finito, si alzò e prese lo scovolino del bagno e disse: - ecco il mio aiuto- e si mise a ridere. Iniziò a pressare lo scovolino sulla sua faccia intimandogli di aprire la bocca altrimenti gli avrebbe rotto i denti. Lui , dopo un po' di resistenza sentendo il dolore per lo scovolino sulla faccia aprì la bocca e la governante iniziò a convogliare tutta la merda he lei gli aveva fatto sopra, dentro la sua bocca.

Lui gridava, rantolava e cercava di muovere la testa per scansare lo scovolino ma lei lo inseguiva in ogni movimento ed infilava tutto quello he c'era sul suo viso dentro la sua bocca.

Lei tratteneva lo scovolino dentro la bocca fino a quando non sentiva che aveva ingoiato. Immediatamente dopo, raccoglieva altra cacca e la infilava nella bocca costringendolo ad ingoiare nuovamente.

Alla fine, lui quasi singhiozzava per la trafila terribile e la sofferenza he aveva provato. Lei, soddisfatta disse:

- Ecco fatto, adesso non sei più vergine. Mi ringrazierai per questo e andò via.

In tarda serata, una delle donne entrò nel bagno. Si sedette sul water e immediatamente dopo scaricò sulla sua faccia una ondata di cacca liquida. Aveva la diarrea. Non durò poco. Diverse scariche gli arrivarono sulla faccia. Dovette aprire la bocca e inghiottire prima di morire soffocato.

Da lì in poi, diversi giorni seguirono. Lui si rifiutava di aprire la bocca e mangiare.

I giorni passavano e i morsi della fame si facevano sempre più intensi.

Un giorno, entra nel bagno la più giovane delle mogli, una donna di una bellezza sconfinata, il viso dall'aspetto etereo he non aveva le sembianze ed i lineamenti più marcati delle donne mediorientali ma era più simile ad una nordica.

Si avvicina al water e dopo averlo guadato in maniera compassionevole si tolse le mutande e iniziò a cacargli addosso.

Anche lei parlava al telefono ma si esprimeva in termini più dolci delle altre.

Diceva: - si, in questo momento gliela sto facendo di sopra, mi fa molta pena, forse abbiamo esagerato a richiedere un uomo per vendicarci della oppressione che nostro marito esercita su di noi. Dopo tutto questo povero cristo non c'entra nulla.

Lui si sentì forse anche più mortificato e, forse per la prima volta, si concentrò sulla funzione che doveva svolgere. Il denaro aveva guidato la sua scelta verso il più infimo dei lavori.

Pensando al volto etereo di quella donna cominciò a mangiare la sua merda e la ingoiò tutta.

Era pronto per la ulteriore fase. Nei giorni che seguirono, iniziò a mangiare piccole quantità di cacca anche delle altre ed anche se la cosa gli procurava dei costanti conati di vomito per la sopportazione di quel sapore terribile.

La governante entrava e sorvegliava l'evoluzione della sua formazione e verificava che c'erano progressi fino a quando non lo liberò. Era pronto per svolgere il servizio per cui era stato scelto.

Si sentì liberato da quel senso di oppressione ed il giorno seguente passò solo per alleviare i dolori derivanti dalla posizione vincolata in cui era stato costretto per diverse settimane.

La governante allora gli impartì le istruzioni per il servizio.

- Ricorda che le donne ti porteranno con loro e tu dovrai svolgere il tuo lavoro on la massima discrezione. Prima che loro salgano a bordo della macchina, tu dovrai entrare e distenderti sul tappetino davanti al sedile posteriore.

- Loro si metteranno a sedere passandoti di sopra. Attento a non fare alcun rantolo di dolore perché questa volta loro potrebbero essere con delle scarpe con i tacchi a spillo e passarti di sopra per poi sedersi.

Una volta che loro saranno sedute, se ne staranno con i piedi su di te e non dovrai fare alcun movimento per non pregiudicare il loro confort.

Quando qualcuna ti farà cenno, tu ti alzerai, metterai le mani in fondo alla sua gonna o al suo vestito e sfilerai le mutande. Dopo, ti metterai supino ed entrerai sotto il suo corpo spingendo la testa verso il fondo del sedile fino a sbattere sullo schienale. A quel punto lei saprà che tu avrai già la bocca aperta e posizionerà la parte del corpo che dovrà liberare.

Si presentò la prima occasione. Lui si posizionò sul tappeto e le donne arrivarono. Come al solito ebbe la visione dal basso verso l'alto delle meravigliose gambe di queste donne. Poteva vederne le cosce carnose e muscolose. Gli passarono di sopra piantando i tacchi appuntiti sul suo corpo. Anche in questo caso non si curavano anche quando per l'eccessiva pressione il tacco gli bucò la pelle.

Lui, dovette trattenersi dal lanciare un grido per quel dolore lancinante che doveva sopportare.

Andarono a fare shopping. Lui stiede tranquillo sotto i loro piedi senza particolare sofferenza fino a quando si trovavano sedute.

Dopo una prima parte della giornata passata a fare shopping rientrarono in macchina per andare a pranzo.

Una dopo l'altra, gli fece cenno e lui diligentemente mise in atto la procedura.

Si ritrovò per ben 3 volte sotto il loro sedere e per ben 3 volte gli pisciarono in bocca complessivamente un bel quantitativo di piscio che lui dovette ingoiare istantaneamente.

Capì la ragione di tanto training. All'interno della macchina non avrebbe mai potuto provocare un incidente lasciando sfuggire dalla bocca anche una piccola quantità di urina che avrebbe bagnato sia il vestito che il sedile.

Lo lasciarono lì un'altra volta e andarono a pranzare. Dopo più di un'ora, uscirono piuttosto brille da quel locale esclusivo, smentendo la diceria che gli arabi non consumano alcol perché, era abbastanza evidente che ne avevano consumato molto.

Ridevano e scherzavano, avevano perso tutto il loro contegno e l'eleganza.

Entrarono in macchina facendogli molto più male perchè avevano perso quella compostezza che avevano all'inizio quando erano sobrie.

Anche da sedute erano irrequiete, i piedi si muovevano costantemente, continuavano a ridere, a dire cose incomprensibili in arabo a spingersi e a farsi vari scherzi fra di loro.

Dopo alcuni minuti che erano in machina una di loro gli fece cenno e lui ripetè la solita procedura mettendosi sotto il sedere. Questa volta non si trattava di pipì perché la donna posizionò proprio l'ano sulla sua bocca.

Non appena posizionato, lei si appoggiò pesantemente col suo sedere sulla sua faccia. Tutto il corpo di Fred era al di sotto delle sue cosce e del suo sedere impossibilitato a muoversi. Il peso era notevole e il sedere gli schiacciava la faccia pesantemente. Le sentiva ancora ridere e scherzare. Adesso capì che le risate erano aumentate proprio in corrispondenza della necessità di defecare.

La cacca iniziò ad invadergli la bocca. La prima la riempì del tutto. Mano mano che usciva il resto, lui fu costretto ad ingoiare. In realtà non ce ne era alcun bisogno perché la forza esercitata dallo sfintere comprimeva la cacca all'interno della sua gola e la mandava giù. Gli cominciò a mancare il respiro, ma la quantità di cacca era molta. Non riusciva già a muoversi sotto il peso preponderante della donna. Ad un tratto accadde l'imprevedibile.

Sotto i fumi dell'alcol, le altre due donne, senza comprendere la portata del loro gesto e sempre per scherzo, iniziarono a fare un gioco da bambini.

Una delle due si alzò dal suo posto e andò a sedersi sopra l'altra che aveva lui sotto. La terza, per proseguire lo scherzo, si andò a sedere sopra la seconda e, ignare delle conseguenze rimasero sedute sulla prima.

Fred, rimase schiacciato dal peso enorme che insisteva sulla sua faccia. La cacca continuava ad entrargli nella bocca e nella gola fino a quando non riuscì più a controllarne il flusso e quella grande quantità iniziò ad entrare indisturbata.

Il peso, nel frattempo, gli rese impossibile qualsiasi movimento. Gli passarono davanti tutti i suoi pensieri di riscatto sociale ed i suoi progetti.

La cacca continuò inesorabilmente ad entrargli dentro. Il peso lo comprimeva fino a schiacciargli la cassa toracica. Non potè più respirare. Sperava che da lì a poco loro lo liberassero ma rimasero sedute per diversi minuti anche dopo che la prima ebbe finito la defecazione. Lui morì soffocato ma anche annegato per effetto dell'eccessiva quantità di escrementi che gli erano entrati dentro.

Le donne noncuranti ed in piena ebbrezza lo deridevano e lo indicavano, vedendo solo le sue gambe venire fuori da sotto il corpo della prima di loro.

Rimasero in quella posizione per più di un quarto d'ora come se sotto di loro ci fosse solo un sedile.

Poi, decisero di alzarsi e rimettersi ai loro posti.

La prima, non capì inizialmente perché lui non usciva da sotto il suo vestito e cercava di allontanarlo. Dopo qualche attimo capì che avevano esagerato. Era morto sotto il loro peso facendo la peggiore fine, la più umiliante e la più sofferta, avendo subìto sia il peso che l'affogamento negli escrementi di lei stessa.

Le donne in era di riscatto e vendetta avevano quasi inconsapevolmente raggiunto il loro scopo. Avevano distrutto il loro giocattolo prima ancora che ne potessero godere al meglio tutte quante.

Ad ogni modo, non era ostato nulla. Il denaro venne immediatamente ritirato alla banca ed il corpo di lui venne gettato nella fogna del palazzo dove non sarebbe stato più trovato.

Tutto era stato comunque previsto dai loro fedeli servitori. Lui non aveva nessuno e mai nessuno si sarebbe mai accorto della sua morte. La società è fatta da quelle categorie di persone che sono destinate a ridere sempre e da quelle he saranno destinate ad essere sempre sopraffatte.

Il denaro ancora una volta, aveva prodotto una vittima, una vittima ignara che il potere del denaro nasconde comunque l'avidità anche di altre cose. In questo caso, questa gente aveva tutto, probabilmente aveva già sacrificato in diverso modo altri soggetti durante il loro percorso per arrivare in alto.

In questa ottica, il valore di una vita non ha più nessun significato. Vale di più il capriccio di alcune donne annoiate che considerano un uomo alla stregua di un fantoccio. Fred sembrava proprio un fantoccio quando lo prelevarono dalla macchina e lo gettarono nella latrina della casa. Dentro quel fantoccio si racchiudevano le aspettative e i sogni di un uomo che aveva avuto la vita difficile e che era disposto a tutto pur di affrancarsi. Una vittima predestinata che diventa carnefice di sé stesso, incapace di comprendere come l'obiettivo finanziario a lui tanto agognato era difficilmente raggiungibile nella realtà.

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