Bellezza vs Intelligenza...

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Erano rimaste sole, dopo 5 minuti.

Tania: "come mai ti trattieni così tanto? Pensavo di essere l'unica ad amare la doccia lunga..."

"...come? Ah sì...beh, è rilassante"

Stava per andarsene e chiudere i rubinetti.

"hey, Tania, ti è rimasto del sapone sul fondoschiena"

"uh grazie! Che spirito di osservazione! Ora scappo che stasera ho la gara di corsa campestre, se vinco anche coi ragazzi stabilisco un nuovo record, sai?"

"eh, sei molto atletica, oltre che carina"

"grazie" sorride, non immagina malizia da parte di molti uomini, figuriamoci da una donna.

"a proposito, lo sai che molti atleti ricorrono all'elettrostimolazione? Tu ne fai uso?

"beh, per adesso no, anche se ne ho sentito parlare; non ne so molto"

"davvero? Vuoi venire da me? Io ho qualche apparecchio, per gli studi di biologia, sai. Posso farteli provare...."

Era andata a casa sua.

Come due amiche.

Greta non osava dirle che usava quegli strumenti per i suoi giochi sadici con le cavie da laboratorio.

Si erano chiuse in camera.

"ciao. Spogliati..."

"scusa?"

Greta non era molto socievole e non capiva che qualche parola di circostanza, di solito, è di buon gusto, prima di arrivare al dunque.

"beh...ecco...non eri qui per provare gli elettrostimolatori? Te li devo applicare un po' dappertutto. Puoi rimanere in mutande e reggiseno, se vuoi"

Tania, un po' infastidita iniziò a spogliarsi, ma in fondo era venuta per quello, quindi non fece storie più di tanto.

Greta aveva già perso il controllo nel momento in cui lei si era sollevata la maglietta. Con due occhi quasi spiritati osservava la sua nuova cavia da laboratorio.

"...senti, ieri ho fatto una corsa di 30 Km, sono un po' affaticata, non potremmo magari prima provare quei tuoi cosi in un solo punto e poi vedere se mi fa male?"

-30 Km ed è solo un po' affaticata- pensava Greta; un'atleta perfetta; su questo esemplare potrei provare di tutto e di più...e già la sua mente era persa nell'idea di tutto ciò che avrebbe potuto testare su una femmina così: prove di fatica, stimolazioni prolungate di piacere miste a dolore, verifiche della soglia del dolore...

Interrotta nei suoi pensieri da Tania che la vedeva come in trance

"hey dico a te! Greta, sei qui con noi?"

"ah sì, certo, proviamolo...sui glutei, ti va bene"

"mah...proprio sui glutei?"

"perché? Ti imbarazza? Dai ti aiuto io..."

dopo aver messo gel in abbondanza sugli elettrodi lì sistemò con molta cura, quasi maniacale sui glutei e su parte dell'interno coscia.

A Greta non sembrava vero di poter tastare quell'animale impunemente, e dovette trattenersi dall'indugiare eccessivamente sulla sua carne per non insospettirla. Ma la posizione in cui si era messa, a gambe divaricate, leggermente chinata in avanti, con una mano a tener fermi i capelli e l'altra ad appoggiarsi al comodino, in biancheria intima così le rendeva impossibile non saggiare la fermezza delle natiche e dell'interno coscia.

Tania si accorse di ciò e parve un po' infastidita.

Allora Greta si ricompose.

"ok, ora ti mando degli impulsi di 1 secondo a livello 1"

Tania sentì un formicolio, ma nulla si muoveva.

Allora Greta passò direttamente al livello 3.

Tania sentì i suoi muscoli contrarsi ogni secondo; inizialmente fu colta di sorpresa, poi iniziò a trovare la cosa quasi piacevole.

Greta vedeva le natiche e gli adduttori contrarsi e iniziò ad andare in crisi. Avrebbe voluto stordirla spogliarla di qual poco che era rimasto, legarla bene ed arrivare progressivamente al livello 10 su tutto il corpo.

Ma era fantasia.

Quasi ebbe un collasso quando sentì appena appena un gemito nel momento della contrazione.

Possibile che la cosa le piacesse?

A meno che...

Le venne in mente la malsana idea...

"senti, visto che la cosa mi sembra ti piaccia, lo proviamo su tutto il corpo?"

"ah beh sì, ok"

L'operazione durò più di 10 minuti.

Greta si voleva gustare ogni momento in cui toccava quello splendido corpo.

Le aveva messo elettrodi un po' dappertutto.

Quelli più piccoli su bicipiti, tricipiti polpacci.

Quelli un po' più grandi su addome, schiena, pettorali, cosce, oltre a quelli che già aveva.

Con un'improbabile scusa, dicendo che doveva collegare "la massa dell'apparecchiatura", la immobilizzò di fatto ad un'intelaiatura che in camera sua era usata come attaccapanni.

E le aveva anche tolto il reggiseno dicendo che "per sicurezza" doveva attaccare dei sensori in quella zona per i battiti cardiaci. In questo modo le avvolse i capezzoli con speciali elettrodi e assicurò la parte del torace alla struttura

Il risultato fu Tania legata a X ad una struttura praticamente nuda se non fosse stato per il suo piccolo tanga nero, e gli elettrodi fissati in quasi tutto il suo corpo, davanti e dietro.

"...ma...ma...non riesco a muovermi"

"in questo modo ti posso mettere gli elettrodi dove voglio, e con braccia e gambe distese i tuoi muscoli lavoreranno meglio"

Tania non ci capiva molto e la cosa le sembrava parecchio bizzarra, ma si fidò.

Tutti gli elettrodi erano collegati ad un macchinario che Greta manipolava con mani esperte.

Iniziò con i livelli 3 e 4.

Estasiata da quell'opera d'arte vivente, dosava a piacimento i livelli e gli intervalli, ammirando come tutti i muscoli di Tania fossero praticamente al suo servizio.

Tania trovava la cosa un po' bizzarra, ma la sensazione fisica era piacevole.

C'era, però, qualcosa che la turbava nello sguardo di Greta, sembrava quasi in estasi.

"beh, interessante, Greta. Solo non ti ho chiesto quanto durano di solito queste sedute. No, ti dico così perché stasera avrei un appuntamento e non vorrei..."

Venne zittita da un bavaglio che Greta, in preda ad un raptus le mise in bocca con violenza, immobilizzandola ulteriormente alla struttura.

"fai silenzio, cagna!"

Quasi incredula Tania tentò di divincolarsi, ma inutilmente. Dal bavaglio emise dei suoni quasi animaleschi, di rabbia incontrollata, quando Greta si avvicinò a lei.

Iniziò a leccarla, baciarla, mordicchiarla in ogni punto del suo corpo.

E la cosa che più la eccitava erano i moti di ribellione e repulsione che aveva la sua cavia.

Nei successivi 5 minuti alzò il livello fino a 7, vedendo che i muscoli si contorcevano in modo innaturale, col sudore che aumentava ulteriormente la conduttività degli elettrodi.

Tania passò da uno stato d'animo prima di rabbia incredula, poi di panico e, alla fine... quasi di eccitazione. Come era possibile essere eccitate da una simile depravata, oltretutto donna? Il suo corpo in preda a spasmi violenti le stava dicendo il contrario.

Greta aveva notato che il tanga si era inumidito e sorrideva diabolicamente. Si avvicinò e iniziò a giocare col tanga con l'obiettivo di toglierlo.

Tuttavia, Tania voleva assolutamente uscire da quella situazione disperata e la ragione ebbe la meglio.

Con uno sforzo incredibile riuscì a spezzare parte della struttura in metallo e liberare la mano destra.

Poi si tolse il bavaglio e iniziò a gridare con quanto fiato aveva in gola, strappandosi tutti gli elettrodi.

Greta se la trovò di fronte libera e subì un calcio in faccia che la fece svenire.

Tania in preda al panico fuggì portandosi i vestiti appresso.

In un momento di lucidità pensò di avvertire la polizia, una volta arrivata a casa.

Ora Greta e Tania si trovano alla stazione di polizia.

Tania aveva denunciato Greta per aggressione a scopo sessuale, raccontando la verità in tutti i suoi particolari. Tuttavia la casa di Greta era isolata e nessuno l'aveva vista uscire un quello stato né qualcuno aveva sentito l'urlo. Inoltre la storia faceva acqua, perché alla polizia sembrava strano che una forte come lei si facesse immobilizzare da una esile come Greta. E poi il "trattamento" non aveva lasciato alcun segno sul suo corpo, che era ora in perfetta salute.

Greta si stava maledicendo.

Che cosa le era venuto in mente?

Aggredirla così.

È sicuramente stato un sogno averla sua anche per pochi , minuti, ma ora?

Tania non si fiderà mai più di lei.

Lo scherno delle coetanee e le opinioni della gente poco le interessano. La cosa che più le da fastidio è l'aver perso il controllo ed essersi cacciata in una situazione di pericolo.

Certo non avrebbe potuto prevedere che quella bestia infuriata rompesse parte della struttura in metallo, ma con un fisico così...

Si ripromette che in futuro sarà 1000 volte più attenta. Perché è comunque determinata a far sì che la sua fantasia si avveri.

Per il momento si limita a gestire la situazione spiacevole: vista la mancanza di prove è lei ad accusare Tania di averla aggredita con un calcio dopo essersi quasi denudata per sedurla. La versione di Greta, aspetto da tipica ragazza acqua e sapone, di buona famiglia, supportata dalla ferita sul labbro provocata dal calcio di Tania, è più verosimile agli occhi della polizia che ipotizza un'aggressione da parte di Tania in seguito ad un rifiuto.

Dopo diversi giorni di accertamenti, persone interrogate, il tutto si conclude con un nulla di fatto per mancanza di prove.

Greta tira un liberatorio sospiro di sollievo dentro di sé; dopo aver assunto un'espressione impaurita ed indignata di fronte ai commissari, una volta uscita guarda Tania dritta negli occhi con un ghigno malefico e libidinoso come a dire: -hai visto, stupida sgualdrina di cosa sono capace? Ai loro occhi tu sei quasi più colpevole di me. Sappi che prima o poi tu sarai MIA-

Tania è sconcertata.

Si rende conto di aver agito in modo ingenuo ed imprudente.

Solo un mese fa ha scoperto che Alex, suo compagno di studi, aveva secondi fini, ed è arrivato a spiarla mentre era in intimità col suo Dan.

E ora questa sua compagna di classe la immobilizza per torturarla. Meno male che ha avuto la forza di liberarsi, altrimenti...cerca di non pensare a cosa sarebbe potuto succedere. Inoltre quello stato di eccitazione nel momento in cui era inerme alla mercè di quella pazza?

Meglio non pensarci e pensare al suo futura da atleta, tornando ad allenarsi.

E senza elettrostimolatori...

Piccola parentesi

Una settimana dopo il fattaccio.

Tania ha raccontato la sua versione alle compagne/amiche. Molta gente crede a Tania, è una ragazza molto amata e stimata, non solo soggetto di invidia e desiderio.

Greta non ha amiche, è una ragazza schiva. Di conseguenza non si cura delle occhiate piene di disprezzo della gente. È tornata a fare i suoi piccoli giochi con animaletti e cavie da laboratorio.

Oggi è in programma una gita di un giorno al parco.

Se ne starà da sola a guardare ragazzi e ragazze che scherzano, giocano, si corteggiano, Tania compresa.

Stranamente quel giorno, dopo il bagno nel lago del parco, un gruppo di ragazze incomincia ad attaccare bottone, a parlare del più e del meno.

Insieme si allontanano per un giretto nel bosco.

Quando arrivano nei pressi di una rumorosa cascata smettono di parlare.

Greta è spaventata dallo sguardo delle sue improbabili amiche.

"ora avrai una piccola lezione"

Viene portata di peso, incapace di ribellarsi, dietro ad un masso, spaventata.

Ad aspettarla Tania dietro al masso.

"è tutta tua, Tania, dalle una bella lezione, noi staremo all'ingresso ad impedire che qualcuno si avvicini, anche se il posto è pressoché sconosciuto; tra una ventina di minuti torneremo da te; buon divertimento".

Greta è in preda al terrore.

La figura imponente e bellissima dell'oggetto dei suoi desideri si staglia ad un metro da lei. Ma non è come lei vorrebbe. Greta la vorrebbe legata, alla sua mercè, ora sono sole e Dio solo sa cosa sta per succedere.

Tania si sfila i pantaloncini e la maglietta, rimanendo in bikini.

Si avvicina a Greta che per un attimo la vede come un'amante e cade in ginocchio ad ammirarla.

Quando vede Tania così non ragiona più, fa il gesto di baciarle l'ombelico.

In risposta riceve un calcio nello stomaco.

"ora spogliati, larva"

Non capendo le sue intenzioni obbedisce senza tentennamenti.

"completamente"

Anche Tania si toglie gli ultimi indumenti.

"non farti strane idee, larva, è che non voglio bagnare i vestiti"

Le due ragazze, nude, sono in evidente contrasto tra di loro; la bellezza e la bruttezza, la forza e la fragilità, la sensualità esuberante e la vergognosa timidezza.

Tania la trascina per i capelli verso la cascata e la lancia in acqua, tuffandosi dopo di lei.

La prende per il collo e la solleva.

"ora in questi 20 minuti avrò una piccola rivincita, larva, e spero, soprattutto per te, che non mi rivolgerai mai più la parola...ah, non preoccuparti, non ti lascerò segni visibili in modo che tu mi possa denunciare"

Greta osserva la sua ex cavia con desiderio e ammirazione.

Mentre è chinata con le mani strette attorno al suo collo, i suoi occhi sono iniettati di rabbia. Nello sforzo di sollevarla contrae tutti i muscoli del suo magnifico corpo.

Greta rivede Tania in tutto il suo splendore e in tutta la sua furia, anche se le parti sono invertite, rispetto all'ultima volta.

Nei 20 minuti successivi, Tania mette la testa di Greta sott'acqua diverse volte, tirandola fuori al limite. Mentre la tiene sotto le allunga anche qualche pugno. Deve sfogare la sua rabbia per aver subito quella sensazione di vulnerabilità provata in casa della larva. E soprattutto per quella insensata eccitazione che aveva provato.

Pure in quel momento si sta chiedendo perché si è dovuta spogliare completamente, il costume si sarebbe asciugato col caldo.

E nell'essere nuda e sola con quell'essere perverso si eccita nuovamente.

Ciò la fa arrabbiare ancora di più, facendole tenere la testa sott'acqua qualche attimo di troppo.

Greta ingoia acqua ed inizia a tossire convulsamente.

Tania si ferma, ricomponendosi.

Greta in questi minuti soffre fisicamente, ma lucidamente sa che Tania le vuole solo dare una lezione. E ciò la tranquillizza. E vedere quella bestia in tutta la sua furia la eccita, al pensiero di quello che le potrebbe fare, se nelle giuste condizioni.

"ora vattene"

dice Tania, un po' scossa dall'inspiegabile eccitazione provata poco prima.

Greta la guarda, rivestendosi, chiedendosi se i capezzoli di Tania siano così in su per il freddo dell'acqua o per altri motivi.

Incrociano gli sguardi e Greta torna ad avere quella luce diabolica negli occhi.

-io voglio averla-

Pensa Greta.

Se ne va, tossendo, lanciando occhiate assassine alle "amiche" di guardia.

Tania sa per essere raggiunta dalle amiche quando grida loro.

"lasciatemi sola!"

Le amiche capiscono il momento difficile e se ne vanno.

Nella solitudine della cascata, si ritrova a fare i conti col suo istinto.

Si ritrova nuda nell'acqua; negli ultimi tempi le vicende con Alex e Greta le stanno facendo capire quanto la sua bellezza sconvolgente abbia effetto sulle persone.

Si sente quasi in colpa.

E a disagio.

Si sente osservata.

Si volta verso la sommità della cascata.

Un ombra furtiva fugge si ritrae all'interno di un cespuglio.

Tania, ancora scossa per quanto successo, con un balzo prodigioso raggiunge velocemente il cespuglio sulla sommità della cascata e riesce ad agguantare l'incauto "ammiratore"...Alex.

"cooosa? Ancora tu?"

Tania si sta stupendo di quanto sia sempre di più bersaglio di attenzioni indesiderate.

Alex non ha nulla da dire, questa volta sa di essere in torto e completamente ingiustificabile.

Tania, in preda ad una furia incontrollata, gli allunga due pugni e gli stringe il collo con forza.

"maledetti! Si può sapere che volete da me? Io voglio solo essere lasciata in pace. La lezione del lago non ti è bastata?"

Alex, incapace di reagire, è a terra. Le mani della sua adorata stanno stringendo il suo collo mentre si trova sopra di lui, nuda a cavalcioni su di lui. Nonostante la situazione pericolosa, vedendo quella bellezza selvaggia, non riesce a trattenersi dall'allungare le mani sul corpo nudo di Tania, eccitandosi, non avendo ormai nulla da perdere.

Tania quasi non si capacita della situazione, e nel momento in cui nota un inequivocabile rigonfiamento nei boxer del ragazzo, ripugnata dall'aspetto dell'individuo, gli assesta un calcio deciso nelle parti basse, provocandogli un dolore indicibile.

La situazione di lei nuda su di un ragazzo a terra, unita agli eventi di poco prima, provocano nuovamente una strana eccitazione nella ragazza, quasi estasiata dalla sua potenza e forza, e dall'effetto che fa sulle persone.

Scacciando con forza il pensiero dalla mente scappa via lasciando a terra un Alex annichilito fisicamente.

Quello che gli è appena successo, quel calcio violento, è causa di un dolore lancinante alle parti basse.

L'oggetto del suo desiderio è sempre più inarrivabile per lui, sta cadendo sempre più in basso

Ha sentito parlare, ultimamente di quello che è successo tra Greta e la sua amata.

La cosa lo turba parecchio. Soprattutto si chiede come abbia fatto Greta a convincere Tania a farsi immobilizzare così. Poi la storia degli elettrostimolatori...si vergogna di se stesso nell'eccitarsi al solo pensiero.

Prova una certa invidia per quella strana ragazza esile e bruttina appassionata di genetica: lei è riuscita ad averla, anche se solo per qualche minuto ed in modo perverso.

E quanto avrebbe dato per rimanere solo con lei in quella casa, con lei completamente nuda e legata?

Ma cosa sta pensando? No, pensare a queste cose gli farà solo del male.

Meglio la dignitosa rassegnazione.

CAPITOLO 3 -- TANIA E IL SUO COSTUME

2014 -- lo sport

Nessuno che abbia visto Tania negli ultimi anni, il suo corpo, quello che è capace di fare, anche in competizione coi ragazzi, avrebbe il benché minimo dubbio che lei ha tutte le carte in regola per diventare un'atleta di livello assoluto. Sembra quasi, a 21 anni, che superi le leggi della fisica, a volte. Quello che stupisce, in lei, è il fatto che eccelle sia nelle discipline in cui è richiesta forza (come il lancio del peso, del giavellotto) sia nelle discipline velocistiche come la corsa; riesce a stare davanti anche alle atlete di colore nelle discipline puramente velocistiche, provocando lo stupore, l'ammirazione e anche l'invidia da parte degli atleti che le stanno intorno.

Il nuoto le permette di tenersi in forma, ma anche in questa disciplina eccelle e riesce a tener dietro la maggior parte dei ragazzi.

La disciplina in cui riesce a combinare il tutto con risultati eccezionali è il salto con l'asta, tanto da concentrarsi di più su quella specialità, con un po' di rammarico per non poter gareggiare in tutte le discipline (cosa che potrebbe fare tranquillamente).

La sua storia con Dan è finita da un pezzo, nonostante l'attrazione che c'era lei non sopportava la gelosia di lui; d'altra parte lo capisce, vedendosi allo specchio, che qualsiasi uomo non può trattenersi dall'ammirarla. Ma è meglio così, in quel momento si sente a posto con se stessa e libera.

Solamente dal punto di vista professionale le manca qualcosa. È vero che si sta preparando per i giochi olimpici, che è già abbastanza famosa, che le è stato proposto di sfilare, posare per calendari...tuttavia si sente quasi ingabbiata da quella vita fatta di allenamenti e corse.

Vorrebbe avere qualche soddisfazione in più.

La nascita della supereroina

Una domenica come altre, dopo aver passato un sabato in discoteca con le amiche ed una splendida notte d'amore con un ragazzo conosciuto la sera stessa, guarda la TV e rimane incuriosita da un cartone animato in cui tre bellissime ragazze di notte si vestono con una tuta aderente e...rubano.

Tania non ha problemi economici, pur non navigando nell'oro, ma la sua voglia di provare nuove emozioni ha la meglio.

Una sera si prepara da sola un costume aderente di color grigio scuro.

Lo indossa con niente sotto.

Prepara anche una copertura per il viso, anch'essa aderente.

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