Sognando mia cognata Paola

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Sono eccitatissimo. La dottoressa se ne accorge e dice a Paola di sdraiarsi sul lettino, le fa il prelievo, ma nel farlo le inietta una sostanza. Non faccio in tempo a dire nulla, dopo meno di un minuto Paola è molto euforica, ride per niente. Ora mi guarda con languore. La dottoressa le ordina di mettersi prona, mi guarda e con un sorriso mi dice "inculala! ". Non resisto più, mi sdraio sopra di lei e in un attimo il bruno baluardo è sfondato, sono dentro nel suo stretto pertugio, sento le irregolarità della parete del retto che mi stimolano all'incredibile, dopo circa "un'eternità" la inondo e sono all'estasi.

Mia cognata Paola perquisita

Il mio sogno è ambientato all' interno dell'aereoporto di Linate, dove svolgo il lavoro di poliziotto (nella realtà faccio tutt' altro lavoro). Ad un certo punto vedo tra la folla Paola, mia cognata (di cui sono innamorato da tantissimi anni, purtroppo mai contraccambiato ) con una sua amica, capisco subito che è un'occasione che non mi

posso lasciare sfuggire. Chiamo un mio collega e mi faccio seguire fino a raggiungerla, non appena mi vede mi sorride subito e mi saluta, io dico di non conoscerla e obbligo tutti e due a seguirmi. Accompagno la sua amica in una stanza e le dico di attendere li, Paola la conduco in un altra stanza (una di quelle in cui si svolgono gli interrogatori con un enorme specchio all' interno che però all' esterno è come un vetro e si può vedere tutto quello che accade all' interno arredato semplicemente con un tavolo e due sedie). Esco nelle sale dell' aereoporto e scelgo una ventina tra ragazzi giovani e uomini di un po' tutte

le età e li conduco all' esterno dalla stanza degli interrogatori in modo che possano vedere tutto quello che accade all'interno, una piccola vendetta per il fatto che lei non abbia mai contraccambiato il mio amore. Entro nella stanza con il mio collega, Paola è in piedi vicino al tavolo. Mi avvicino a lei ed inizio a perquisirla, dopo un accurata perquisizione al di sopra dei vestiti le slaccio i Jeans, lei mi chiede subito cosa stia facendo, le rispondo immediatamente di non permettersi più di darmi del tu e che sto svolgendo semplicemente il mio dovere in quanto mi è stato ordinato di perquisire tutte le

persone sospette in quanto nell'aeroporto ultimamente circola della droga. Proseguo le tolgo le scarpe e subito mi eccito in quanto io adoro i piedi delle donne i suoi in particolare, poi le sfilo i pantaloni le sue gambe sono stupende, mi alzo in piedi e le ordino di alzare le braccia così da poterle sfilare la maglietta. Ora è in mutandine e reggiseno è stupenda i suoi occhi verdi, i suoi capelli castani li ho sempre adorati, le slaccio il reggiseno e finalmente posso vedere i

suoi seni piccoli ma bellissimi, sono eccitatissimo anche al pensiero di tutti quegli uomini la fuori che la vedono a sua insaputa. Le dico che devo uscire un attimo e le ordino di non muoversi assolutamente. Gli uomoni all'esterno sono tutti arrapati la maggior parte di loro si sta' masturbando. Rientro da Paola la guardo e imbarazzatissima ma non sa che è solo l'inizio. Mi inginocchio davanti a lei e lentamente le sfilo le mutandine, ora è completamente nuda. Le dico di sdraiarsi sul tavolo e

di divaricare le gambe, è uno spettacolo stupendo, inizio una perquisizione vaginale lei tenta

di opporsi ma il mio collega si avvicina subito e la tiene ferma, le introduco prima un dito poi due fino ad introdurle l'intera mano, lei ormai è tutta bagnata perché anche se non vuole sta' godendo molto. Infine concludo che la mano non è sufficiente bisogna andare più a fondo, mi slaccio i pantaloni ed estraggo il mio cazzo ormai durissimo, lei urla "no non puoi farmi questo" il mio collega prima la colpisce con uno schiaffo dopodiché estrae una bustina di droga dalla tasca e gliela fa vedere e le dice "Lo sai cos'è questa? È droga e l'avevi tu nella borsetta. Lo sai cosa vuol dire? Almeno 5

anni di galera. Quindi stai ferma e zitta.". Incomincio a scoparmela a più non posso fino a venirle dentro, dopodichè dico: "OK di quà è pulita non ha niente a parte il mio sperma, direi che possiamo passare a perquisire la parte posteriore". Lei urla "No il culo no ti prego il culo no", ma il mio collega la gira con forza e la mette in posizione in modo che il suo stupendo culo sia tutto per me, senza esitare incomincio ad incularla con forza, lei urla di dolore, pompo pompo fino a che non le sborro nel culo. Quando mi fermo lei mi guarda ha le lacrime agli occhi e mi

dice "Hai finito" le rispondo "Io si", dopodiché mi avvicino alla porta e faccio entrare i 20 uomini che erano all'esterno, hanno tutti il cazzo in mano, sul suo viso si legge subito un espressione di terrore all' idea di quello che sta per accadere e ha ragione infatti se la sbattono tutti davanti e di dietro e mentre se la sbattono la obbligo a succhiarmi il cazzo. Quando tutti i prescelti se ne vanno soddisfatti prima di lasciarla andare la inculo un altra volta, una volta finito le dico che ora può rivestirsi. Mentre la riaccompagno all'esterno Paola si avvicina al mio orecchio e con mia sorpresa mi sussurra "Grazie".

Il sultano e mia cognata

In questi giorni sto aiutando mia cognata Paola a completare la tesi, sono a casa da solo e alla sera passiamo un paio d'ore al computer a scrivere, qua e là ci scappa una palpatina ma niente di più. Questa notte però ho fatto un sogno... Sono le 23 Paola esce di casa, abita vicino, si incammina a piedi, improvvisamente una macchina si ferma, due uomini l'afferrano e senza che possa dire ba, la incappucciano e l'addormentano. Quando si sveglia è in un locale scuro con altre tre ragazze ed un uomo con un mitra... Le altre sono una biondina di 25 anni russa, una ragazzina mora spagnola di non più di 20 ed una signora francese molto bella di circa 50 anni. Dopo poco entra un arabo che in un cattivo inglese ordina alle ragazze di mettersi nude; sotto il tiro del mitra non resta che ubbidire. Fatto questo vengono legate per i polsi, le mani sopra la testa con un bastone che le unisce in coppia (Paola è dietro e davanti la spagnola). Vengono fatte uscire dalla stanza e dopo un breve corridoio portate in uno stanzone

pieno di fumo con alcuni riflettori puntati verso il centro, una ventina di uomini tutti arabi sono in piedi

parlottando. All'entrata delle donne si azzittiscono. La prima ad essere esaminata è la Francese: viene palpata ovunque specie sul sedere, fatta inchinare in avanti e penetrata con uno o due dita nell'ano e nella vagina tra urla indescrivibili della poverina. Quindi l'uomo che ci aveva accompagnato ha iniziato un asta che ha

portato all'acquisto della poveretta da un grassone. Dopo questo il banditore ha passato una garza imbevuta di sonnifero sulla bocca della signora che subito addormentata è stata avvolta in un tappeto e portata fuori da due uomini seguiti dal compratore. Le altre due hanno avuto sorte similare... arrivati a Paola il battitore la mette in mezzo e facendo ammirare la grazia del culetto e delle tettine, splendide per una quarantenne, ha subito detto che a differenza delle altre e malgrado l'età si trattava di un fiore intatto che non si poteva profanare se non comprandolo e detto questo apertele le gambe ha mostrato il clitoride ancora intatto ed il piccolo bruno fiorellino dell'ano. La contrattazione è proseguita per molto ed infine Paola è stata acquista da un negro grande e grosso che se l'è portata via come le altre. Al nuovo risveglio Paola si ritrova in una stanza bellissima con un grande letto, tappeti ed arazzi, la porta della camera si apre su un giardino chiuso ai quattro lati con una piccola e bassa piscina con in mezzo una fontana. Paola è nuda, completamente depilata e con i capelli anch'essi tagliati a zero, dopo alcuni minuti entrano due ragazze coperte solo con dei veli colorati che nulla nascondevano delle grazie, ma che in particolare lasciavano scoperto il solco delle natiche, le portano del cibo e la costringono a mangiare, fatto questo la incremano e quindi la portano nel giardino dicendole che dovrà solo nuotare e prendere sole per tutta la giornata. Solo dopo qualche ora una ragazza negra

muscolosa e nuda arriva nel giardino, ha un grande registratore e acceso quello fa fare a Paola almeno un'ora di aerobica, tettine e culetti al sole. Alla fine Paola stremata si addormenta e si sveglia solo dopo un po' di tempo a pancia sotto con la negretta che le sta

leccando il culetto e la vagina.. Paola non sa che fare vorrebbe scappare ma non può, è esausta e dopo un po' anche eccitata. Passano almeno tre settimane così, Paola è un bellissimo cioccolatino, viene condotta avvolta in veli colorati trapuntati d'oro nella sala del sultano che l'aspetta sdraiato su una montagna di cuscini; la prende la bacia la spoglia nuda, i primi sguardi e baci per

il culetto... ormai Paola è addestrata dalla negretta si sdraia prona e il Sultano (che sono io!) senza esitazione la sodomizza, il pene dopo un iniziale resistenza affonda nel bruno fiore e la penetra tutta. Paola pensava di sentire dolore, ma è solo piacere che la invade... Ora a pancia sopra la bacio teneramente sulle labbra, non sono ancora venuto, il pene è sempre pronto e con molta dolcezza mi apro la strada nella sua topina, sento l'umido del suo sangue di vergine virgulto, soffre un po', ma continuo fino al piacere.. dopo 9 mesi nasce il piccolo Mustafà..

Il corso di educazione sessuale

Sono una maestra elementare, mi piace molto insegnare e cerco di sperimentare sempre nuove attività per i miei bambini. Ho stimolato l'attività con il computer, la creazione di oggetti di ceramica, ecc. ma un pallino che mi è sempre rimasto è di fare un corso di educazione sessuale: i bambini parlano spesso a sproposito di sesso e forse facilitati da quello che vedono in Tv hanno comportamenti distorti. Decido di andare dal Direttore, un uomo sulla cinquantina, e gli chiedo se pensa sia possibile fare un corso di educazione sessuale, mi risponde che per farlo c'è bisogno anche di un medico,

preferibilmente tra i genitori degli scolari. Penso un istante: mio cognato Paolo è medico, il direttore mi dice di contattarlo, lo sento e ci accordiamo per il giorno dopo dal Direttore. Entriamo nello studio e il Direttore dopo averci salutato cortesemente ci chiede come pensiamo di

impostare il corso; Paolo mostra un libro illustrato molto bello che parte dai geni, le uova, i bambini.., ma il direttore lo interrompe e dice ci vuole qualcosa di più pratico ed interessante. Consiglio di cominciare dall'anatomia del corpo umano spiegando come è fatto e le differenze tra i due sessi senza tanti preamboli. Ma con che strumenti didattici chiedo, il Direttore dice "Veri" e così dicendo dice a Paolo" mi faccia un esempio con Paola di come è esperto!" Resto perplessa, ma il Direttore dice "forza signorina Paola si spogli". Io

rispondo "lei è matto!" e lui di rimando in un orecchio" Sa che lei è in predicato per un

trasferimento a..." Sono perplessa ma alla fine con esitazione mi spoglio. Paolo non sa cosa dire ma il Direttore lo sollecita allora lui inizia" Queste sono le mammelle, i capezzoli da cui esce il latte quando siete appena nati, le forme delle donne sono diverse da quelle degli uomini i fianchi sono stretti il bacino largo e con curve morbide, il sedere tondo (così facendo mi gira di schiena e mi accarezza il culetto), in avanti c'è il pube, sotto la peluria le grandi labbra, le piccole labbra (così

facendo le dischiude) che si aprono nella vagina (con il dito mi penetra delicatamente)... sono turbata. Il Direttore dice "Bene mi sembra preparato" e ora Paola vediamo se sei brava anche tu!" fa spogliare mio cognato e senza farmi rivestire inizio dal petto e dico " i capezzoli sono piccoli, non esce l latte, i fianchi e il sedere sono più asciutti, davanti c'è il pene da qui si fa pipì e i bambini tra mamma e papa' (lo sfioro il glande esce superbo!). Brava fa il direttore e "ora fatemi vedere come si fanno i bambini! Per vedere meglio Paolo sdraiati per terra e tu Paola a cavalcioni!" Eseguiamo ormai succubi, io sono ancora vergine ma a questo punto sono talmente eccitata che in un attimo Paolo è dentro di me, è bellissimo! Continuiamo a scopare dolcemente e io mi sdraio su Paolo, dopo qualche istante sento qualcosa che mi tocca il sedere prima che mi accorga di cosa sia mi trovo con il pene del direttore nel buco del culo! All'inizio fa male ma poi mi abbandono fra i due fuochi. Mi svegliai stordita, era pomeriggio del mio giorno di riposo, ho telefonato a Paolo nel suo studio, abbiamo fatto all'amore e poi ho scritto questo pezzo.

Vacanza omaggio 2

Dopo alcuni mesi ho ripetuto un sogno già fatto, ma in gran parte diverso: Apro la cassetta delle lettere e trovo il solito quintale di pubblicità. Tra le tante una offre una vacanza di due settimane per tre persone in un fantastico Club sul mare in Grecia. Sciocchezze mi dico, perchè mai regalare una vacanza? Per altro ricordando di

aver ricevuto in passato proposte similari, spinto dalla curiosità provo a telefonare. Mi risponde una voce femminile gentile che mi rassicura dell'onestà della proposta: il nome era stato sorteggiato a caso da un'agenzia pubblicitaria con cui avevo già avuto contatti. A questo punto penso di accettare, per il periodo previsto (luglio) oltre a mia moglie Luisa poteva prendere quel periodo anche sua sorella Paola, una ragazza che, non nascondo mi aveva sempre attirato fisicamente

specie dopo che in un'occasione (sono medico) avevo potuto vederla per una lombalgia completamente nuda (due natiche di una sfericità perfetta su un corpo quasi adolescenziale per una donna di 36 anni!). Ne parliamo e partiamo alla data stabilita. Arriviamo in aeroporto ed una macchina ci aspetta per portarci a destinazione. Dopo circa un'ora di viaggio arriviamo in un posto bellissimo, mare stupendo, un complesso alberghiero ad un piano, bianco con le finestre azzurre, percorriamo un lungo viale e scesi dall'auto entriamo nella hall. Siamo accolti da un'elegante ragazza che ci invita a firmare un foglio per la registrazione, in questo abbiamo dovuto indicare tra l'altro un parente stretto facilmente raggiungibile, Paola indicò subito Sandra la sorella a cui era più legata. Fatto

questo ci dice di lasciare i bagagli, quindi una giovane cameriera ci accompagna in una grande sala e ci prega di attendere alcuni istanti. Passano circa dieci minuti e da una porta entra una bellissima donna mora di circa 30 anni con due scarpe rosse con i tacchi a spillo, ma per il resto completamente nuda! Restiamo stupiti, ma lei ci spiega prontamente e gentilmente che nel club si pratica il naturismo. Mia moglie e mia cognata rispondono che non hanno nessuna intenzione di fare le nudiste, ma la signora gentilmente ci mostra una copia del documento appena firmato in cui ci evidenzia che la penale per non ottemperarsi all'abbigliamento del club è di 300.000 euro. La costernazione non serve, ci guardiamo, parliamo brevemente tra noi e gioco forza accettiamo. Entrano la cameriera di prima, adesso anche lei nuda, e due camerieri negri anch'essi nudi. La cameriera si avvicina a me

e con mani esperte mi spoglia nudo in men che non si dica. I due neri aspettano, quindi il primo inizia da mia moglie, la fa girare di schiena e con un coltellino, con una velocità incredibile, taglia da dietro vestito e mutande in un solo colpo, scoprendone il sedere nudo, con un solo gesto è nuda come un verme!. Fatto questo la porta in una camera

a fianco accompagnato dalla signora e dalla cameriera. Restiamo io, sempre nudo, Paola, vestita ed il negro. Il bestione nero prende un registratore e accende la musica di 9 settimane e mezzo. Fatto questa ordina a Paola di fare un lento strip-tease. Lei è molto impacciata, inizia a slacciarsi la camicetta, la toglie e si ferma.. dall'altra stanza si sente Luisa che grida "il culo no!!" Io cerco di reagire (Luisa non ha mai voluto farsi inculare neppure da me!) ma il negrone mi ferma e puntandomi il cazzone contro il culo mi dice: "fermo se non vuoi provare lo stesso giochetto!" "E tu riprendi a spogliarti!" Paola si toglie la gonna, è in mutande e maglietta intima (ha delle mammelle piccolissime e non usa il reggiseno), dall'altra

stanza intanto Luisa lancia urla da maiale sgozzato! "Balla mentre ti spogli" urla il negro a Paola. Paola si toglie la maglia mettendo in mostra le tettine adolescenziali. Si muove flessuosamente ma il negro dice "Adesso nuda!" Paola si sfila le mutandine celando il pube con una mano ed il sedere con l'altra. "Fatti vedere" le intima il negrone! "Appoggiati la fronte al muro e muovi il culetto, apri e chiudi le chiappette con le mani!". Per quanto frastornato non posso

evitare di eccitarmi davanti a quel tondo sederino sempre desiderato nei miei sogni! Il mio pene si rizza forte

e grande come non mai. Il negro si avvicina a Paola le cinge una corda ai polsi che appende ad un gancio alla parete. In questa posizione è in punta di piedi. Si lamenta, allora il bestione prende un o sgabello alto e la fa salire sopra. La schiena è a 90 gradi il culetto aperto con il bruno fiore in bella mostra. Lo sgabello è molto profondo vi sale sopra e accosta il glande al buchino. Paola urla e si dimena, lui l'afferra per i fianchi e cerca di penetrarla senza riuscirci. Si arrabbia, scende e mi dice" Inculala tu, se non vuole neanche con te la uccido di botte!" Mi avvicino a quella dolce figura tanto desiderata, le bacio la nuca e le sussurro "cercherò di essere il più dolce possibile" Lei piange e dice "Non voglio..." Io sono combattuto tra la tenerezza ed il sempre forte desiderio di possederla. Infine mi umetto un dito con la saliva e lentamente le penetro l'ano.. Se penso che era ritrosetta a farsi accarezzare il sederino vestito! Accosto il glande, lei sfugge ma non più decisa, lentamente mi apro strada nel buchetto, è sempre stretto e si oppone alla penetrazione, ma la punta del glande ormai è dentro.. Non esito più inspiro e con un movimento netto la impalo! Urla come una forsennata, ma io non mollo, mi muovo avanti e indietro inculandola senza sosta. Infine vengo dentro di lei. In questo momento di massima eccitazione due mani mi strappano da Paola, cado per terra il negro senza esitazione infila il suo cazzone tra le chiappe di Paola e le sfonda il culo, lei urla aiuto con tutta la voce dei suoi polmoni. Mi alzo e presa una sedia la do in testa al bestione che cade stordito. Paola mi abbraccia tutta tremante, la

stringo a me e la bacio teneramente sulle guance e quindi sulla bocca, forse non vorrebbe ma si lascia andare estenuata. Rientrano Luisa, sconvolta, con solo la signora, vedendo il negrone per terra lei fa: "Thomas esagera sempre!" Con un sorriso dice a mia moglie e a mia cognata di uscire dalla stessa porta senza mai voltare il capo, verso un lungo corridoio. Io e la signora seguiamo a circa 2 metri, davanti allo spettacolo delle natiche nude di Paola e Luisa in movimento il mio pene si rizza come il pennone di una bandiera. La signora come distrattamente lo afferra, mentre continuiamo a camminare; lei non muove la mano ma il cammino stesso facilita una dolce masturbazione; sto quasi per venire ma arriviamo al

fondo del corridoio, la signora lascia il mio pene ed apre una porta sulla destra. "Questa è la vostra camera!" Nel mezzo un unico lettone. Entriamo la signora ci dice "qui dormirete e farete all'amore, ogni notte Paolo dovrai possedere Paola e Luisa in bocca, nel culo e nella figa almeno 2 volte, una telecamera vi controllerà se non adempirete i negroni entreranno e inculeranno e scoperanno tutti e tre!" Se ne va chiudendo la porta dietro di noi, ci guardiamo affranti, nudi e sanguinolenti. Luisa ci

disse che appena arrivata nell'altra camera il negro l'aveva fatta sedere sopra il suo enorme cazzo eretto e l'aveva scopata, nello stesso tempo era stata costretta a leccare la fighetta della cameriera, mentre la signora con i tacchi delle scarpette rosse dapprima le aveva martoriato le natiche poi, quando l'avevamo sentita urlare "nel culo no!" glieli aveva infilati nell'ano, poi munita di un fallo di gomma l'aveva sodomizzata. Facciamo una doccia, poi ci buttiamo sul letto e ci addormentiamo. Mi sveglio di soprassalto verso l'una di notte, ricordando le parole della maitresse, Paola