Io Schiavo Di Mia Moglie Ch. 01

Informazioni sulla Storia
Il ritorno a casa di mia moglie e la sorpresa.
3.3k parole
4.52
80.4k
0
Condividi questa Storia

Dimensione del Font

Dimensione Carattere Predefinita

Font Spaziatura

Predefinito Font Spaziatura

Font Face

Carattere Predefinito

Tema di Lettura

Tema Predefinito (Bianco)
Devi Login o Registrati per salvare la tua personalizzazione nel tuo profilo Literotica.
BETA PUBBLICA

Nota: puoi modificare la dimensione del carattere, il tipo di carattere e attivare la modalità oscura facendo clic sulla scheda dell'icona "A" nella finestra delle informazioni sulla storia.

Puoi tornare temporaneamente a un'esperienza Literotica® classica durante i nostri beta test pubblici in corso. Si prega di considerare di lasciare un feedback sui problemi riscontrati o suggerire miglioramenti.

Clicca qui

Tutto cominciò per divertimento, quasi per scherzo.

Come tutti i sabati io rimanevo a casa perchè l'ufficio restava chiuso, mentre Sally impiegata in un centro commerciale lavorava anche il sabato.

Io e Sally siamo una coppia felicemente sposati da 10 anni, e Sally è una mogliettina fantastica.

Lei è tutto quello che si può desiderare dalla vita: una quarantenne sexy, bionda, alta 1,68, due tette sode e ben rotonde, gambe lunghe e affusolate.

La nostra vita sessuale è normale, senza eccessi ne privazioni.

Ed ecco perchè la mia vita cambiò da quel giorno.

Era un sabato come tanti altri, dedicato ai lavoretti di casa: attaccare un quadro, dipingere la ringhiera, ecc., quando ad un certo punto mi telefonò Sally raccomandandosi di togliere il bucato da fuori perchè stava iniziando a piovere.

Ubbidii immediatamente raccogliendo frettolosamente tutti i panni stesi sulla corda.

Entrato in casa cominciai a separare sul tavolo: la mia biancheria a destra e la sua a sinistra.

Quando mi capitò tra le mani le sue mutandine nere di pizzo il mio pensiero andò immediatamente alla sua fighetta e alle sua grandi labbra carnose.

Cosa mi sta succedendo - dissi a voce bassa - mi sto eccitando con le mutandine in mano di Sally.

Infatti uno strano e incontrollato tremolio mi stava provocando un inizio di erezione.

Ma la cosa più strana successe quando presi tra le mie mani le sue calze autoreggenti nere: lisce come seta, avvolgenti e provocanti.

Senza indugio infilai una mano dentro e cominciai ad accarezzarmi il volto.

Un flash improvviso mi fece ricordare quello che avevamo fatto l'altra sera a letto: Sally si presentò in camera vestita solamente di mutandine di pizzo, reggiseno a balconcino ricamato, e queste calze nere. Salì in piedi sul letto e con il suo piede iniziò ad accarezzarmi su tutto il mio corpo.

Poi cominciò a masturbarmi il cazzo con il suo piede, e la sensazione che provai immediatamente fu pazzesca. Il fruscio e lo strusciamento delle calze sul mio cazzo contribuirono ad aumentare la mia erezione.

Era fantastico ma lo divenne ancora di più quando lei si sedette davanti a me e prese il mio cazzo tra i due piedi. Lo stringeva forte, e lentamente cominciò a far scorrere i suoi piedi su e giù.

Il mio cazzo era talmente duro ed eccitato che per un attimo temetti di sborrarle sui piedi, ma Sally prontamente mi disse di resistere.

Poi ogni tanto con la punta di un piede scendeva giù tra le mie cosce ed iniziava a giocare con le mie palle: prima le accarezzava dolcemente sfiorandole, poi le schiacciava con forza contro il mio cazzo.

Ma la cosa che mi mandava su di giri era quando con il suo piede andava a cercare il mio ano ed iniziava a stuzzicarlo, a premerlo con forza cercando di dilatarlo.

Sally sapeva benissimo come farmi impazzire.

Quando riaprii gli occhi guardai con eccitazione le sue calze nere che avevo ancora in mano e il mio cazzo completamente eretto.

A quel punto dentro di me scattò improvvisamente qualcosa di strano, molto strano.

Afferrai il mio cazzo tra le mani e cominciai a masturbarmi pensando sempre a quello che io e Sally avevamo fatto la sera prima.

Il contatto delle calze sulla mia pelle e sul mio cazzo mi provocava strani e piacevoli brividi, e una irrefrenabile voglia di sborrare.

Senza pensare a cosa stessi facendo e in preda ad una morbosa eccitazione decisi di indossare le calze di Sally.

Mi sedetti sulla poltrona e come una troia d'alto borgo indossai le calze autoreggenti di mia moglie.

Non appena indossate mi alzai e cominciai a camminare per la sala, sculettando come una troia.

Ogni tanto prendevo il cazzo tra le mani e lo accarezzavo forsennatamente lungo tutta la sua lunghezza, fermandomi immediatamente ogni volta che mi accorgevo che stavo per venire.

Ma quello che mi faceva impazzire era quando tenevo stretto tra le mie gambe il cazzo completamente scoperto e lo strusciavo contro le calze.

Uhmmmmmmmmmmm, mamma mia che piacere..........., ohhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiii è fantastico - dicevo a voce bassa.

Le prime gocce di precum cominciavano a bagnare la cappella e le calze.

Ohhhhhhhhhhhhhhhhh, siiiiiiiiiiiiiiiiii cosìììììììììììììììì, voglio godere come una troiaaaaaaaaaaaaa.

Afferrai tra le mani il mio cazzo e senza troppi complimenti iniziai a masturbarmi velocemente.

Non ci volle troppo ed infatti dopo alcuni secondi cominciai a sborrare.

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vengoooooooooooooooo, sborrooooooooooo tuttooooooooo, uhmmmmmmmmmmm. Siiiiiiiiiiiiiiii è fantasticooooo!!!!

Ero in preda ad uno orgasmo tanto violento quanto insolito, tutta la sborra calda ricadeva sulle mie gambe e sui miei piedi.

Strusciavo la cappella tra le gambe raccogliendo lo sperma dalle calze. Mio Dio era bellissimo.

Improvvisamente accadde quello che assolutamente non sarebbe mai dovuto accadere.

Si spalancò la porta di casa ed entrò Sally.

Per alcuni minuti ci fu il silenzio assoluto, poi Sally sbigottita disse - Ma che cazzo stai facendo?

Ero talmente preso dal panico che non riuscivo neppure a parlare, e l'unica cosa che riuscii a dire fu - Guarda che non è come credi, .........ora ti spiego!!!!

Ma come ti sei conciato, ma non ti vergogni?

Poi prese uno straccio e gettandolo ai miei piedi aggiunse - Ora pulisci tutto e vatti a cambiare, sei proprio un maiale.

Senza aggiungere altro raccolsi lo straccio da terra, mi pulii velocemente le mani dallo sperma e mi inginocchiai a ripulire il pavimento mentre Sally mi osservava ammutolita.

Ma cosa ti è saltato in mente di fare, ma guardati sembri una cameriera in punizione... - disse con ironia - ....anzi meriteresti di essere punito seriamente.

Ero completamente imbarazzato ed umiliato che non avevo neanche la forza di risponderle.

Ti prego Sally perdonami, non so cosa mi sia successo.......ehm dimentichiamo l'accaduto. Ti prego non dirlo a nessuno.

Troppo semplice mio caro, sono veramente indignata e poi cosa pensavi di fare, avrai la punizione che ti meriti.

Dopo alcuni minuti di silenziosa riflessione Sally aggiunse - Sai cosa ti dico che mentre ti guardavo per terra in ginocchio con indosso le mie calze nere e il tuo culo all'aria, mi è venuta in mente la tua giusta punizione.

Oh Sally ti prego non farò più nulla del genere te lo prometto.

Ora zitto ed ascoltami: affinchè io dimentichi ciò che ho appena visto, per punizione le prossime due settimane quando arriverai a casa dovrai indossare la mia biancheria intima e servirmi come se tu fossi la mia domestica personale, anzi la mia schiava.

Ti prego Sally no, non mi umiliare così.

Basta così da domani si comincia.

Il giorno dopo io arrivai per primo a casa e appena entrato trovai sul tavolo della sala tutto ciò che avrei dovuto indossare per la sera.

Osservai tutto per bene e la cosa mi creò non poco imbarazzo.

Sul tavolo c'era tutta la biancheria più sexy di Sally: un paio di slip neri con il perizoma, un corpetto nero con pizzo e giarrettiera, un paio di calze nere, un paio di tacchi a spillo e infine un biglietto.

Nel biglietto c'era scritto: Torno a casa per cena alle 20:00, voglio mangiare le seguenti cose...............

Ma guarda in che casino mi sono cacciato - pensavo a voce alta - accidenti a me e alle mie porcate.

L'orologio suonò le 19:30, la cena era pronta e ora toccava la parte più umiliante.

Fortunatamente io e Sally avevamo quasi la stessa taglia, per cui cominciai ad infilarmi i suoi slip e già li iniziarono le prime difficoltà: il perizoma oltre che schiacciarmi le palle mi dava fastidio in mezzo alle natiche.

Presi il corpetto nero e con la grazia di un elefante lo indossai rapidamente, così come le calze fissandole alla giarrettiera.

Ora però toccava al compito più difficile: i tacchi a spillo.

Appena messe ai piedi capii subito come era complicato stare in piedi.

Lentamente iniziai a muovere i primi passi e mi sentivo completamente imbranato oltre che scemo: anche perchè la sensazione era quella di camminare su dei tronchi di legno galleggianti.

Camminavo lungo la parete con la mano appoggiata al muro, e per ben quattro volte ho rischiato di cadere per terra.

Arrivato in fondo al corridoio alzai gli occhi e per un attimo rimasi senza fiato guardando la mia immagine riflessa nel grande specchio vicino alla porta d'entrata.

Ma guarda come mi sono conciato, .........ma sono un pervertito - pensai.

Però dopo lo sconforto iniziale ed il ridicolo della situazione cominciai a guardarmi con più attenzione: effettivamente però non ero niente male come domestica, due gambe snelle, un bel fisico, ma soprattutto quello che era più divertente era il mio culo con il perizoma.

Sicuramente con una parrucca bionda e truccato per bene mi avrebbero scambiato per una bella troia.

Sally allo scoccare delle 20:00 entrò in casa puntualissima.

Alla mia vista in mezzo alla sala per un attimo si lasciò scappare una risata, ma poi immediatamente ritornò seria e disse - Se la cena è pronta io mi siederei a tavola a mangiare.

Mentre le servivo a tavola notavo che lei lanciava occhiate al mio fondoschiena e mi osservava come camminavo con i suoi tacchi a spillo.

Devo dire che tutto sommato non sei niente male come domestica, un po' goffa ma sicuramente migliorerai con il tempo - disse alzandosi da tavola, e aggiunse - .... per le prossime due settimane di punizione dormirai nella stanza degli ospiti. Buonanotte!

Senza dire altro si ritirò nella camera da letto a guardare la TV.

La storia andò avanti così per i giorni successivi.

Io la capivo perfettamente, infatti per lei doveva essere stato un duro colpo trovarmi a casa al suo rientro in quelle condizioni.

Inutilmente cercai più volte di mediare alla situazione ma fu del tutto inutile. Lei era irremovibile: due settimane da schiava in totale astinenza.

Venerdì sera però successe qualcosa di veramente imprevisto.

Come sempre aspettavo il suo rientro per le 20:00 vestita con la sua solita lingerie, e puntuale come un orologio svizzero Sally entrò in casa.

Ciao Sally arrivo subito sono in cucina - le disse a voce alta.

Appena entrai in sala rimasi pietrificato: davanti a me c'era Sally insieme a Katia la sua migliore amica.

Katia era la sua amica del cuore, si conoscevano dal tempo del liceo. Sally mi raccontava spesso delle loro avventure giovanili. Con Katia non aveva condiviso solamente la loro amicizia, ma anche le loro scappatelle amorose.

Sally mi raccontava che Katia era una ragazza che non si faceva nemmeno troppi problemi a scoparsi un uomo o due insieme.

Katia allora aggiunse - Sally è davvero fantastica, è come me l'avevi descritta. Vieni qui fatti vedere da vicino.

Non mi aspettavo la visita di Katia, e la vergogna e il mio imbarazzo furono immediati.

Sally a quel punto mi disse - Che fai la vergognosa? Forza girati un po' e facci vedere come stai bene così vestita. Facci vedere il tuo bel culetto.

Senza dire nulla e a testa bassa cominciai a muovermi verso di loro. Ormai avevo imparato bene a camminare sui tacchi a spillo e ad ogni passo le mie anche andavano da una parte all'altra sculettando come una verginella vogliosa di sesso.

Sally devo dirti che sono quasi invidiosa della tua domestica - disse Katia - potresti prestarmela qualche volta.

Stai brava adesso e andiamo a mangiare - ribattè Sally.

A tavola loro due non risparmiarono risatine e commenti piccanti nei miei confronti.

Dopo aver mangiato Katia e Sally andarono a sedersi sul divano dove continuarono a raccontarsi le loro scapppatelle liceali.

Mentre ero in cucina a riordinare piatti e pentole ad un certo punto non udii più nulla dalla sala: il silenzio totale.

Pensai: vedrai che si saranno addormentate tutte e due sul divano, così almeno stasera potrò andare a letto un po' prima.

Dopo aver riordinato la cucina lentamente mi diressi verso la sala e improvvisamente rimasi sgigottito da ciò che stavo guardando.

Sally e Katia non stavano dormendo, tutt'altro.

Sally aveva la camicietta completamente sbottonata con le sue tette in bella vista, mentre Katia la stava baciando appassionatamente con la lingua in bocca. Contemporaneamente Katia con una mano le strizzava un capezzolo con l'altra le masturbava la figa.

Sapevano benissimo che io le stavo guardando ma loro facendo finta di nulla continuarono nel loro amplesso.

La scena al quanto insolita iniziò a provocarmi una violenta ed immediata erezione: il mio cazzo svettò completamente fuori da quei micro slip di Sally.

Non sapevo più cosa fare: far finta di nulla e ritornarmene in cucina o rimanere lì come un salame a guardarle.

Intanto le loro performances diventavano sempre più hard, Sally aveva la sua faccia contro la figa di Katia e si poteva sentire chiaramente il rumore della sua lingua che la leccava tutta.

Katia mugulava rantolii di piacere ogni volta che la lingua di Sally la penetrava.

Improvvisamente Sally si girò verso di me e mi ordinò di venire avanti e di sedermi di fronte a loro in modo tale che io avrei potuto vederle meglio.

La mia titubanza nell'andare avanti era dovuta dal fatto che avrei messo in mostra la mia erezione, ma Sally prontamente mi disse - Non ti preoccupare io e Katia lo abbiamo fatto tantissime volte, e poi guai a te se provi solo che a toccarti o a masturbarti. Devi solamente guardarci.

Sally completamente nuda si sdraiò sotto a Katia e insieme iniziarono un 69 di fuoco.

Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii cosììììììììììììììììììì leccami tuttaaaaaaaaaaaa - gridava quella troia di Katia - uhmmmmmmmm sei fantastica, fammi godereeeeeeeeee.

Sally continuava a leccarle la figa, a strusciare la faccia contro le grandi labbra, poi iniziò a penetrarle l'ano con le dita. Prima una, poi due ed infine tre.

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii cosììììììììììììììììì, continua cosìììììììììììììììì, ohhhhhhhhhh, uhmmmmmmm, mio Dio sto godendo come una troiaaaaaa!!!

Anche Katia affondava la sua faccia tra le cosce di Sally, e con le mani sotto le sue cosce le spalancava la figa sbrodolante.

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, uhmmmmmmmmmmmmm, ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh non ti fermare leccami tuttaaaaaaaaaaaa, penetrami il culoooooooooooooooo ti pregoooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!

Non capivo più chi delle due stesse godendo od implorando l'orgasmo, ma una cosa era certa che io avrei voluto sfondarle tutte e due con il mio cazzo duro prima nella figa poi nel culo.

Ero talmente eccitato che se Katia o Sally mi avessero sfiorato con un dito avrei avuto un'orgasmo precoce e violento.

Le due troie continuarono a leccarsi e a penetrarsi con la lingua e le dita fino a raggiungere l'orgasmo.

Katia ti amooooooooooooooooooooooooo, godoooooooooooooo per teeeeeeeeeeeeeeeee, sei un'amante fantastica. Eccomiiiiiiiiiiiiiiii, vengoooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!! Siiiiiiiiiiii,siiiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!

Dopo alcuni minuti di languidi mugolii e di saffici baci Katia e Sally si alzarono e si diressero in camera da letto tenendosi per mano.

La tortura forse per questa serata sembrava essere così terminata, pensai.

Passarono solamente cinque minuti quando Sally con la sua solita voce autoritaria disse - John vieni qui subito.

Eccomi arrivo immediatamente - risposi, ed entrando in camera vidi Sally seduta sul letto e Katia in piedi vicino al letto.

E' giusto che anche tu ora ti diverta un po', amore mio - aggiunse con un tono sarcastico - Io e Katia vogliamo giocare un po' con te e vedrai come ti piacerà.

Katia dopo aver dato una piccola borsa a Sally si mise seduta sul letto con la sua schiena appoggiata alla parete del letto, e mi ordinò di sdraiarmi sul letto a pancia in giù con la mia faccia tra le sue cosce.

Finalmente..... - pensai tra me e me - ..... finalmente tocca anche a me.

Non curante di cosa stesse facendo Sally dietro di me, ubbidii subito e mi sdraiai sul letto pregustandomi la leccata di figa di Katia.

Appena alzai gli occhi mi ritrovai a pochi centimetri dalla figa completamente rasata di Katia.

Istintivamente allungai la lingua nel tentativo di leccare la sua figa ma Sally mi fermò subito.

Fermati, cosa fai? - disse - Non è ancora il tuo momento.

Poi mi afferrò un polso e con una cinghia munita di una polsiera mi lo legò alla testiera del letto. Fece la stessa cosa anche con l'altro polso legandolo dall'altra parte del letto.

Così legato ero praticamente impossibilitato di muovermi o di girarmi.

Intanto Katia mi provocava avvicinando sempre di più la sua figa alle mia bocca, mentre con le sue mani spalancava le labbra della figa e si penetrava con le dita.

Prima una, poi due dita dentro la sua figa rossa e vogliosa, e infine strusciando il clitoride emetteva gemiti e parole oscene.

Poi si portava le dita alla sua bocca leccandole e succhiandole amorevolmente.

Ero talmente eccitato che il mio cazzo duro sotto la mia pancia cominciava a darmi fastidio.

Allora Sally prese un cuscino e lo mise sotto la mia pancia e disse - Ora sarai veramente la mia donna!!!!!

Improvvisamente sentii colare tra le mie natiche un liquido freddo, e subito dopo un dito di Sally mi penetrò l'ano fino in fondo.

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, cosa faiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!! Che male....... - gridai.

Mi girai di scatto verso di lei e in quel momento capii subito cosa voleva farmi.

Sally indossava uno strapon, un grosso cazzo da fare invidia a tutti, era lungo almeno 25 centimetri ma grosso molto grosso.

Amorevolmente spalmava il gel su tutto il suo grosso cazzo, dalla punta fino alla palle.

Poi si posizionò tra le mie gambe dietro di me e stranamente la sua voce divenne più dolce e disse - "John amore mio......., ora stai tranquillo e rilassati, lascia fare a me. Vedrai come sarà bello dopo che ti ho sfondato il tuo culetto vergine!!!!!!!!!!

No Sally ti pregoooooooooo, noooooooo non vogliooooooo!!!!!!! Noooooooooo.

All'improvviso sentii una grossa pressione sul mio ano, e istintivamente la mia reazione fu quella di stringere le natiche.

Ma Sally non demordeva, la sua spinta diventava sempre più energica e il mio ano cominciava lentamente a dilatarsi sotto la sua grossa cappella.

Le sue mani tenevano ben spalancate le mie natiche e sotto il suo peso e le sue spinte il mio ano iniziava a bruciare dal dolore.

Nooooo ti prego, basta cosìììììììì. E'troppo grosso, ahhhhhhh mio Diooooooooo!!!!! Perdonami per quello che ho fatto, non lo farò più!!!

Intanto sentivo il mio ano allargarsi sempre di più.

Poi improvvisamente Sally diede una spinta più forte e a quel punto tutta la cappella del suo cazzo entrò definitivamente dentro il mio culo.

Per un attimo rimasi immobile e senza fiato, un dolore acuto iniziò ad espandersi tutto intorno al mio ano sfondato.

Non appena mi ripresi dallo shock lanciai un grido di dolore ma Katia mi afferrò la testa tra le sue mani e affondò la mia faccia sulla sua figa grondante impedendomi di urlare.

Sally riprese a muoversi lentamente, e piano piano spinse tutto il suo cazzo dentro il mio culo.

Più urlavo e più leccavo la figa di Katia, il cazzo di Sally era talmente grosso che non riuscivo neppure più a stringere i muscoli del mio ano.

Sally iniziò a penetrarmi sempre con più forza, avanti e indietro, fino a schiacciarmi le mie palle contro quelle del suo cazzo.

Godi troia, prendilo tutto in culoooooo.... - gridava - ....finalmente ti ho rotto il culo sfondandolo fino in fondoooooooooooo.

A volte riuscivo a emettere qualche lamento, ma Katia prontamente mi soffocava con la sua figa.

Ormai ero talmente preso dall'eccitazione e da una perversa voglia di godere che non sentivo più nessun dolore provenire dal mio ano. Anzi la sensazione fu proprio quella di un piacere sconosciuto.

Allora iniziai anch'io a spingere il mio culo contro il cazzo di Sally.

Siiiiiiiiiii, uhhhhhhhhhh, ...... ohhhhhhhh......... - erano le sole cose che riuscivo a dire.

12